Teologia Morale
1° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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G272 | Letture di Teologia morale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Insa Gómez - Bellocq Montano - Ramoneda | 3 |
G292 | Letture di Teologia morale II Vedi primo semestre. |
Bellocq Montano - Insa Gómez - Mendoza | 3 |
D042 | Corso di Metodologia Teologica Pratica Criteriologia del lavoro di ricerca in Teologia. L’apparato critico e la bibliografia. Introduzione alla preparazione della tesi di Licenza e di Dottorato. L’impiego della Sacra Scrittura. L’uso delle principali fonti patristiche, medievali, moderne e contemporanee. I repertori bibliografici. Le risorse di Internet per la ricerca in Teologia. N.B. Il corso si svolge durante il primo semestre. È un corso obbligatorio per gli studenti del secondo anno di Licenza. |
Ducay - Requena | 3 |
EBBL1 | Ebraico biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre testi della Bibbia Ebraica, principalmente narrativi. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Ortografia e fonetica. 2) Articolo, preposizioni, sostantivi, aggettivi; catena costrutta; suffissi pronominale. 3) Le "forme" verbali (binyanim) attivo-causative (Qal, Piel, Hifil), nei diversi "modi" e "tempi"; i suffissi di oggetto diretto. 4) Nozione essenziali di sintassi ebraica (sequenza narrativa, proposizioni temporali, finali ecc.). |
Henríquez | 7 |
GRBL1 | Greco biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’greco biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre frasi elementari in greco come pure versetti scelti del Nuovo Testamento. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Fonetica: alfabeto, pronuncia, traslitterazione. 2) Sistema nominale: la flessione di sostantivi, aggettivi e pronomi. Articolo, preposizioni, congiunzioni e avverbi frequenti. 3) Sistema verbale: verbi della coniugazione tematica al Presente (indicativo, imperativo, infinito, participio); all’Imperfetto (indicativo); al Futuro (indicativo,); al Aoristo (indicativo, imperativo, infinito, participio) nelle diatesi attiva e media. 4) Nozioni basilari di sintassi greca. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
G224 | Avviamento alla teologia morale: natura, metodo, storia La morale nelle fonti della teologia: Antico Testamento. La morale nei Vangeli. La morale nel corpus paulinum. La patristica. Elementi di storia della teologia morale: la teologia morale scolastica. La teologia morale dal XIV al XVIII secolo. I movimenti di rinnovamento della teologia morale e il Concilio Vaticano II. L’enciclica Veritatis Splendor nel contesto della teologia morale. Alcune impostazioni attuali d’insegnamento della teologia morale. Natura e metodo della teologia morale: la vita cristiana come sequela di Cristo. La teologia morale come intelligenza della vita cristiana. La teologia morale e il magistero della Chiesa. Il rapporto ragione-fede in ambito morale. Alcune questioni attualmente dibattute. |
Insa Gómez - Bellocq Montano | 6 |
H192 | Etica della sessualità e della famiglia Sessualità e matrimonio nella Sacra Scrittura. Struttura e significati fondamentali della sessualità umana: analisi antropologica. La virtù morale della castità. Castità e pudore. I peccati contro la castità: essenza e forme della lussuria; i peccati interni; i peccati esterni di lussuria incompleta; i peccati esterni di lussuria completa. Alcuni problemi particolari: l’omosessualità; gli abusi sessuali sui minori e la pedofilia. La castità prematrimoniale. La castità coniugale: l’amore coniugale; santità delle relazioni coniugali; la paternità responsabile; gli abusi del matrimonio: la contraccezione; la sterilizzazione; la cooperazione materiale al peccato del coniuge. L’attenzione pastorale dei coniugi. Le situazioni familiari irregolari. L’educazione dell’affettività e l’educazione sessuale. |
Rodríguez Luño | 4 |
H792 | Il principio di sussidiarietà e il razionalismo sociale il Magistero sociale di Leone XIII e i movimenti sociali della fine del 800. Il ruolo della Chiesa secondo la Longinqua Oceani. Regimi sociali di separazione, di integrazione e di distinzione fra la Chiesa e lo Stato. Il progetto razionalista dell'ingegneria sociale. Le promesse di sviluppi economici ininterrotti e il ruolo dello Stato. Un ordine sociale che rispetti la dignità umana. Il bene comune della polis digitale. I diritti umani e la dichiarazione universale. I diritti umani nella tradizione della Chiesa. L'incremento del numero di diritti umani e del loro significato. |
Mendoza | 4 |
I812 | Spiritualità coniugale Gli sposi cristiani ricevono nel sacramento del matrimonio un dono spirituale da cui trae beneficio tutta la Chiesa, e il sacramento opera in loro una “quasi consacrazione” che li rende collaboratori dell’amore di Dio Creatore e Salvatore, conferendo loro la missione principale di trasmettere la vita e di educarla. Questa missione configura intimamente la vita spirituale dei coniugi cristiani, soprattutto sotto due aspetti: quello della fecondità, che secondo s. Giovanni Paolo II trova nella pratica della castità coniugale non la semplice osservanza di una norma morale, ma una particolare forma di vita secondo lo Spirito, basata sull’adesione interiore alla verità del linguaggio del corpo; e quello della indissolubilità, a cui fa riferimento Papa Francesco quando definisce la spiritualità coniugale come una spiritualità del vincolo, da intendersi come una condizione non statica ma dinamica, nell’esercizio della carità che rinnova la relazione. Inoltre, la famiglia cristiana comunica al mondo la verità sulla persona, il corpo, l'amore e i beni materiali, e svolge nella Chiesa un importante compito di evangelizzazione. |
Rossi-Espagnet | 3 |
L603 | Fondamento trinitario della vita teologale Il fondamento dell'agire morale della persona in grazie è la sua partecipazione alla vita trinitaria. Partendo dalla richiesta morale presente nell'accesso naturale dell'uomo a Dio (virtù della religione), si studierà la base biblica e gli elementi di teologia trinitaria che permettono fondare teologicamente questa affermazione, con speciale riferimento al concetto di missione trinitaria e inabitazione. Da qui si passa a considerare come la persona inabitata manifesta la sua assimilazione alle Persone divine attraverso le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Si farà riferimento speciale al dono di Sapienza e alla sua relazione con la filiazione divina, secondo la dottrina di Tommaso. Il corso prevede, oltre all'esame finale, la realizzazione di un elaborato scritto di 3500 parole. |
Galván | 7 |
M362 | Archeologia e arte paleocristiana a Roma La città di Roma ha giocato un ruolo essenziale nello sviluppo e nella diffusione del cristianesimo primitivo, e allo stesso tempo, già dall’età imperiale, l’arte e l’architettura promossa in essa sono stati un esempio e modello per le altre città dell’impero. È per questa ragione che l’approssimazione all’archeologia e all’arte paleocristiana di Roma risultano fondamentali per la conoscenza di questi aspetti in tutto l’orbe cristiano. La materia prevede lo svolgimento di lezioni sia in aula che nei principali luoghi e monumenti paleocristiani della città di Roma, in modo che gli studenti acquisiscano una conoscenza globale, e non soltanto teorica, dell’archeologia e l’arte paleocristiana. Il corso sarà diviso in quattro grandi aree tematiche: 1) Città e architettura; 2) I luoghi di culto; 3) Aree cimiteriali e devozione ai martiri; 4) Arte e iconografia paleocristiana. |
Domingo | 3 |
O036 | Church as Mystery, Communion and Mission. Lumen gentium 60 years after |
Goyret | 2 |
O037 | International Seminar “Unitatis Redintegratio” |
Goyret | 1 |
S519 | Accompagnamento pastorale e disturbi psichici Vengono presentati, da una prospettiva scientifica interdisciplinare (teologico-pastorale e medica), gli aspetti fondamentali della cura pastorale dei malati affetti da diversi disturbi psichici. Il seminario tratterà sia aspetti teorici (senso cristiano del dolore, la malattia e la morte; orientamenti contenuti nei manuali di teologia pastorale; breve descrizione medica dei principali disturbi mentali) che pratici: come l'agente pastorale (sacerdote o laico che sia), operando come tale e non come terapeuta, può aiutare il malato ad avere un atteggiamento cristiano e come può accompagnarlo fino alla guarigione o a una morte cristiana e i mezzi che offre la Chiesa (orazione, sacramenti, ecc.). Ciascuna delle sessioni si servirà di un caso. |
Insa Gómez | 3 |
S558 | Quale Chiesa per quale morale? Paradigmi ecclesiologici in teologia morale La teologia morale ha cominciato solo recentemente a riflettere sul proprio uso dei modelli ecclesiologici, e più generalmente, sulla dimensione ecclesiologia della morale. Per diverso tempo il tema della Chiesa in morale era ridotto soprattutto a una potenziale conflittualità tra autorità esterna e coscienza, tematica esplosa intorno all’enciclica Humanae vitae (1968). Il rinnovamento della morale ha invece mostrato come l’ambientazione ecclesiale della morale debba rivestire un significato molto più vasto e positivo. Dopo l’introduzione generale alla tematica, verranno affidati allo studio personale, alla preparazione di un riassunto scritto (2.000-2.500 parole) e all’esposizione da parte dei partecipanti vari articoli/capitoli di libri che trattano della relazione Chiesa-morale. |
Coers | 3 |
2° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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G272 | Letture di Teologia morale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Insa Gómez - Bellocq Montano - Ramoneda | 3 |
G292 | Letture di Teologia morale II Vedi primo semestre. |
Bellocq Montano - Insa Gómez - Mendoza | 3 |
EBBL2 | Ebraico biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e sintassi dell'ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre brani narrativi della Bibbia Ebraica (il corso prevede lo studio di capitoli scelti di alcuni libri storici dell'AT). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Le "forme" (binyanim) passivo riflessive del verbo forte (Nifal, Pual, Hofal, Hitpael). 2) I sette "binyanim" dei verbi deboli: I-III Alef; I Nun; I-Yod; III-He; II-Waw/Yod; Geminati. 3) Approfondimento della sintassi ebraica. |
Henríquez | 7 |
GRBL2 | Greco biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e di sintassi del greco del Nuovo Testamento. 2) Leggere e analizzare brani scelti dei vangeli (l'ultima parte del corso sarà dedicata allo studio dei cc. 8–20 del vangelo di Matteo). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Verbi della coniugazione tematica al Presente, all’Imperfetto, al Futuro e al Aoristo nella diatesi passiva. 2) Il sistema del Perfetto (e piuccheperfetto) nelle tre diatesi. 3) Il modo Congiuntivo (al Presente e all'Aoristo) nelle tre diatesi. 4) I verbi della coniugazione atematica. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
H203 | Questioni di bioetica nel fine vita Il corso si propone di presentare i principali problemi morali che si pongono oggi in ambito medico nelle situazioni di malattia grave e fine vita: in modo particolare quelli che riguardano le decisioni sull’inizio e la sospensione delle terapie, così come il dibattito attuale in rapporto all'eutanasia e il suicidio assistito. Da questa prospettiva si approfondisce il concetto di relazione medico-paziente come perno sul quale poggiano molte delle questioni morali in studio, e l'importanza della comunicazione trai soggetti implicati in questi contesti. La presentazione viene fatta dalla prospettiva della bioetica e della teologia morale. |
Requena | 6 |
H782 | Introduzione all'etica politica L’atteggiamento nei confronti dell’ordine politico nel Nuovo Testamento. Etica personale, etica sociale ed etica politica. Presupposti antropologici del bene comune politico. Contenuti fondamentali del bene comune politico. La giustizia sociale. Orientamenti fondamentali dell’etica politica. La formazione della coscienza in materia sociale e politica. |
Rodríguez Luño | 4 |
H302 | Il Decalogo: cammino per conservare la libertà Il Concilio Vaticano II, con grande enfasi, sprona i teologi a porre la Sacra Scrittura come "l'anima della sacra teologia" (Dei Verbum 24). I teologi sono chiamati a dedicarsi con particolare attenzione al fondamento biblico della teologia morale (cfr. Optatam totius 16). Tuttavia, il percorso da intraprendere per raggiungere questo obiettivo non appare ancora del tutto chiaro. Spesso si è sentito dire che la Sacra Scrittura non fornisce un sistema morale, in quanto non è un manuale di teologia sistematica e non ha tale intento. Viene comunemente considerata semplicemente come una raccolta di storie... Eppure, nel corso della storia umana, i racconti sono stati uno dei mezzi più amati da tutte le culture per trasmettere saggezza morale. Se guardassimo alla Sacra Scrittura da questa prospettiva ci accorgeremmo quanto possano essere interessanti i racconti biblici come fonte di saggezza morale e per la riflessione su di essa. Uno dei testi più significativi per la teologia morale cattolica è il Decalogo. I dieci comandamenti hanno avuto una grandissima importanza nell'insegnamento morale della tradizione cristiana, ma spesso vengono studiati soltanto come un testo legale che ci trasmette delle regole di condotta che noi, come membri del Popolo di Dio, dobbiamo eseguire. Quando si studia il Decalogo all'interno del racconto in cui vengono trasmessi i dieci comandamenti, si scopre che sono innanzitutto il cammino che Dio ci ha segnalato per conservare la libertà che Lui stesso ci ha conquistato. |
Moya | 4 |
H312 | "Le mie lacrime nell'otre tuo raccogli" (sal 55): letture cristiane del mistero della sofferenza Se Dio è buono e può tutto quello che vuole, perché permette che gli innocenti soffrano? Questa domanda ricorre spesso in chi si è allontanato dalla Chiesa. A volte di fronte a grandi sofferenze meglio una vicinanza silenziosa. Tuttavia la Chiesa non può non avere una Parola sapiente di fronte al dramma della sofferenza umana. Non si tratta di rispondere alla domanda “perché”. Certo, una ragione dell’umano soffrire c’è, ma per la creatura sarà sempre largamente inaccessibile, tuttavia credo che la Chiesa abbia il dovere di produrre un “discorso sulla sofferenza”, che pur non avendo la pretesa di spiegare, può dar ragione di una fede che sa abitare la sofferenza. La Chiesa ha prodotto un patrimonio immenso su questo tema, e tuttavia il ciclo di studi in teologia per la preparazione al sacerdozio sembra ignorarlo quasi del tutto. Tenteremo di esplorare ciò che sulla sofferenza dice la Scrittura, soffermandoci sul testo per eccellenza: il Libro di Giobbe, ma non solo. Approfondiremo il Magistero, soffermandoci su una pietra miliare del tema, la “Salvifici Doloris” di san Giovanni Paolo. Faremo qualche accenno ai Padri. Ci dedicheremo poi a percorrere il patrimonio della Letteratura Cattolica a riguardo, esaminando sia testi filosofici che teologici che narrativi. La sofferenza ha una connotazione molto concreta, viverla è cosa molto diversa dal parlarne, ci porremo quindi in ascolto e dialogo con alcuni testimoni. La sofferenza non interpella solo la Teologia in generale, ma in diversi modi anche la Teologia Morale. Solo per citare alcune domande che l’esperienza dell’umano soffrire pone al moralista: se scopo della Morale è apprendere da Colui che è fonte della giustizia una condotta giusta ed equa, come porsi nei confronti di quello che sembra a volte un governo ingiusto della realtà da parte di Dio? In che modo tener conto della sofferenza nel giudicare la responsabilità morale di una persona? Pensiamo ad esempio alle scelte di fine-vita. È vero, come dice la Scrittura in più passaggi (cfr Eb 12), che la sofferenza in alcuni casi può essere una correzione di Dio? Tenteremo quindi di affrontare il tema della sofferenza, alla fine, anche dalla prospettiva del Teologo Moralista. |
Zucaro | 4 |
C522 | Giustificazione e figliolanza divina in San Paolo Il corso si propone di approfondire i motivi della giustificazione e della figliolanza divina nell’epistolario paolino, alla luce della riflessione teologico-morale dell’Apostolo. Dopo aver presentato una panoramica essenziale delle lettere di Paolo, il percorso si articola in otto tappe: a) il retroterra anticotestamentario della giustizia-giustificazione; b) la giustizia-giustificazione in Galati; c) la giustizia-giustificazione in Romani; d) lo sviluppo del tema nelle altre lettere paoline; e) il retroterra anticotestamentario della figliolanza divina; f) La figliolanza divina in Galati e Romani; g) La relazione tra giustificazione e figliolanza nella teologia e nella morale paolina; h) Aspetti del dibattito teologico nella storia e prospettive attuali. Conclusione. |
de Virgilio | 4 |
Q623 | Movimenti ecclesiali nella Chiesa |
Goyret - Rio García - Vigo - Lisiero | 3 |
N011 | Corso di archeologia a Gerusalemme |
6 | |
S414 | Studio di alcuni casi di coscienza Studio di 10 casi di coscienza relativi a questioni che appaiono di frequente nella prassi pastorale: ricorso ai sacramenti in situazioni particolari, cooperazione con attività disoneste, vicende affettive complesse, ecc. |
Bellocq Montano | 3 |
S544 | Il concetto di "giustizia sociale" Il seminario si propone di definire il concetto di giustizia sociale. La nostra idea è che si tratta di un termine a cui si può arrivare per vie diverse: innanzitutto attraverso un esercizio della ragione pratica che ci permette di scegliere ciò che è proprio di ogni persona e di rispettarlo. Le credenze religiose e la concezione di una giustizia divina ci permettono di sviluppare un senso più ampio della giustizia terrena. In terzo luogo, il dialogo tra persone intelligenti e libere permette di trovare un accordo sulla giustizia per vivere in società. Infine, la comprensione del diritto e del sistema giuridico come espressione di un insieme di norme sociali consolidate nel tempo. Questi percorsi: ragione, fede, dialogo e diritto costituiscono in modo integrale il concetto di giustizia sociale. |
Mendoza | 3 |