Teologia Liturgica
1° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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D522 | Letture di Teologia dogmatica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
D542 | Letture di Teologia dogmatica II Vedi primo semestre. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
G272 | Letture di Teologia morale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Insa Gómez - Bellocq Montano - Ramoneda | 3 |
G292 | Letture di Teologia morale II Vedi primo semestre. |
Bellocq Montano - Insa Gómez - Mendoza | 3 |
I742 | Letture di Teologia spirituale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Arroyo | 3 |
I772 | Letture di Teologia spirituale II Vedi primo semestre. |
Arroyo | 3 |
J512 | Letture di teologia liturgica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Boquiren Estacio | 3 |
J552 | Letture di teologia liturgica II Vedi primo semestre. |
Díaz Dorronsoro | 3 |
A502 | Letture di Teologia Biblica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili sulla piattaforma Discere o in Segreteria accademica. |
Ossandón | 3 |
A552 | Letture di Teologia Biblica II Vedi primo semestre. |
González | 3 |
M611 | Letture sulla storia della Chiesa Moderna Il corso si prefigge l’obiettivo di introdurre l’alunno alla conoscenza di alcuni dei principali autori di testi sulla Chiesa nel periodo moderno e di alcune fonti scritte tra il XVI e il XVIII sec. Lo studente dovrà scegliere due testi (una fonte primaria e una monografia) dalla lista proposta dal Dipartimento e reperibile sulla Piattaforma Didattica. |
Zak | 1,5 |
I112 | Metodologia teologica spirituale pratica Principi generali della ricerca teologica. La progettazione della tesi. Strumenti per la ricerca scientifica in ambito teologico e teologico-spirituale. La redazione della tesi: criteri redazionali e principi per l’edizione del testo. |
Arroyo | 3 |
D042 | Corso di Metodologia Teologica Pratica Criteriologia del lavoro di ricerca in Teologia. L’apparato critico e la bibliografia. Introduzione alla preparazione della tesi di Licenza e di Dottorato. L’impiego della Sacra Scrittura. L’uso delle principali fonti patristiche, medievali, moderne e contemporanee. I repertori bibliografici. Le risorse di Internet per la ricerca in Teologia. N.B. Il corso si svolge durante il primo semestre. È un corso obbligatorio per gli studenti del secondo anno di Licenza. |
Ducay - Requena | 3 |
LATL | Latino Liturgico Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi. Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo. Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), analisi scritta, traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano. |
Bonomo | 6 |
LAP1 | Latino progredito I La sintassi del verbo: nozioni preliminari, uso dei tempi nel modo indicativo, uso dei modi nelle proposizioni indipendenti, le forme nominali del verbo. Esercitazioni: commento grammaticale e sintattico di brani tratti dalla versione latina della Sacra Scrittura (fotocopie fornite dall’insegnante). Traduzione e analisi del testo della versione latina della Lumen Fidei di Papa Francesco. |
Agus | 3 |
LAE1 | Latino elementare I In questo corso si studieranno i rudimenti della lingua latina. Partendo da una base di concetti e terminologia linguistica, si passerà poi alla conoscenza della flessione: la declinazione di nomi, aggettivi e pronomi e la congiunzione dei verbi (persone, tempi, voci e modi). Il corso si baserà sulla traduzioni di frasi e brevi testi che servono a capire il funzionamento di questa lingua e fanno parte del patrimonio culturale. |
Mas - González | 3 |
LAI1 | Latino intermedio I Il corso prosegue lo studio iniziato nel corso di “Latino elementare” alternando lezioni teoriche a lezioni dedicate allo svolgimento e alla correzione di esercizi. Il programma copre le seguenti aree della grammatica: MORFOLOGIA DEL NOME: il pronome relativo; i pronomi indefiniti; i numerali. MORFOLOGIA DEL VERBO: l’indicativo attivo e passivo; il supino; il participio; i verbi irregolari. SINTASSI DEL PERIODO: le proposizioni relative, temporali, dichiarative, causali, concessive, interrogative con l’indicativo; usi del supino; usi del participio; l’ablativo assoluto; la perifrastica attiva; la proposizione infinitiva; consecutio temporum dell’indicativo, del participio e dell’infinito. |
Pirrone | 3 |
EBBL1 | Ebraico biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre testi della Bibbia Ebraica, principalmente narrativi. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Ortografia e fonetica. 2) Articolo, preposizioni, sostantivi, aggettivi; catena costrutta; suffissi pronominale. 3) Le "forme" verbali (binyanim) attivo-causative (Qal, Piel, Hifil), nei diversi "modi" e "tempi"; i suffissi di oggetto diretto. 4) Nozione essenziali di sintassi ebraica (sequenza narrativa, proposizioni temporali, finali ecc.). |
Henríquez | 7 |
GRBL1 | Greco biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’greco biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre frasi elementari in greco come pure versetti scelti del Nuovo Testamento. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Fonetica: alfabeto, pronuncia, traslitterazione. 2) Sistema nominale: la flessione di sostantivi, aggettivi e pronomi. Articolo, preposizioni, congiunzioni e avverbi frequenti. 3) Sistema verbale: verbi della coniugazione tematica al Presente (indicativo, imperativo, infinito, participio); all’Imperfetto (indicativo); al Futuro (indicativo,); al Aoristo (indicativo, imperativo, infinito, participio) nelle diatesi attiva e media. 4) Nozioni basilari di sintassi greca. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
D092 | La grammatica teologica dei sette primi concili ecumenici Il corso ha come scopo presentare i primi sette concili ecumenici come un unico “testo” che sviluppa il germe del Concilio di Nicea del 325, di cui tra poco si compiranno i 1700 anni. Si cercherà di offrire un approccio ai testi conciliari dalla prospettiva dei protagonisti che vi hanno preso parte, evidenziando le relazioni tra di essi. La metodologia sarà sia storica sia dogmatica, poiché l’obiettivo sarà mostrare i nessi interni di questo grande e meraviglioso “testo”, di cui si tenterà di evidenziare anche l’attualità nel contesto post-moderno, come fondamento di un’ontologia e di un’antropologia trinitarie. |
Maspero | 3 |
F102 | Trinità e creazione in S. Tommaso Questo corso esplora la comprensione di San Tommaso d'Aquino sulla Trinità creatrice, mettendo in relazione la sua teologia trinitaria con la sua teologia della creazione. Gli studenti leggeranno direttamente gli scritti di Tommaso d'Aquino per ottenere una comprensione approfondita del suo pensiero. Partendo con un'introduzione alla vita e alle opere di Tommaso, gli studenti apprenderanno l'importanza dei suoi contributi alla teologia trinitaria (Argomento 1). Verranno discussi concetti chiave come l'essenza divina, le processioni, le relazioni e le persone al fine di aiutare gli studenti a comprendere la relazione della Trinità con le creature (Argomento 2). Successivamente, il corso si addentrerà nel concetto di atto creativo di Tommaso, concentrandosi sulla sua novità, relazionalità, indivisibilità e temporalità (Argomento 3). Verranno esplorate e confrontate prospettive teologiche moderne sulla relazione tra la Trinità e la creazione, in particolare quelle di Sergei Bulgakov e Jürgen Moltmann, confrontandole con i pensieri di Tommaso (Argomento 4). Sarà esaminata l'esposizione dettagliata di Tommaso sulla Trinità creatrice, inclusa l'analisi delle processioni ad intra come causa della processione (exitus) delle creature e del loro ritorno (reditus) a Dio (Argomento 5). Il corso spiegherà inoltre le appropriazioni trinitarie, chiarificando il coinvolgimento del Padre, del Figlio e dello Spirito nella creazione (Argomento 6), ed elaborerà sulla somiglianza trinitaria nelle creature, differenziando tra tracce e immagini (Argomento 7). Infine, il corso discuterà le missioni divine (Argomento 8) e il ruolo di Cristo nella creazione (Argomento 9). Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito esperienza diretta nella lettura degli scritti di Tommaso d'Aquino (Obiettivo 1) e una comprensione approfondita della sua nozione di Trinità creatrice e della sua importanza nel discorso teologico contemporaneo (Obiettivo 2). |
Ang | 3 |
D062 | Natura e Grazia nei grandi teologi del Novecento I. Introduzione: il rapporto fra natura e grazia, un tema perenne della teologia. Da Sant’Agostino a San Tommaso; dalla teologia moderna alla neoscolastica. La svolta del Novecento: la Nouvelle Théologie; il dialogo con Karl Barth; la prospettiva cristocentrica, accolta dal Concilio Vaticano II. II. Studio di alcune fra le principali figure del dibattito. Henri de Lubac: dalla scossa provocata da Surnaturel alla Piccola catechesi su Natura e grazia. Karl Rahner: l’esistenziale soprannaturale nel contesto della svolta antropologica della teologia. Hans Urs von Balthasar: la prospettiva cristocentrica e il binomio creazione-alleanza. Breve sguardo alla teologia protestante: la prospettiva escatologica di Jürgen Moltmann e Wolfhart Pannenberg. Joseph Ratzinger: l’assioma gratia supponit naturam e il diritto della natura in teologia. III. Conclusione: la perenne vitalità di un assioma. L’arricchimento cristologico del nesso tra natura e grazia: creazione e alleanza, Adamo e Cristo. Il valore della natura in teologia. La consistenza del creato come irrinunciabile presupposto dell’offerta della grazia. |
Sanz | 3 |
K142 | L'ecumenismo fra memoria, teologia e missione Origine delle principali confessioni cristiane, situazione attuale e relazione con la Chiesa cattolica. Prospettiva storica dell'ecumenismo e movimento ecumenico odierno. Inquadramento teologico dell'ecumenismo come realtà cristiana, istituzionale e missionaria, in vista dell'unità. La comunione ecclesiale come fondamento e traguardo del movimento ecumenico. I principi cattolici dell'ecumenismo e lo status ecclesiale delle comunità cristiane. La pratica dell'ecumenismo nei suoi diversi aspetti. |
Goyret | 3 |
L132 | La teologia del libro della natura Il corso offre una visione panoramica della metafora del “Libro della natura” in dialogo con la teologia della rivelazione e con il pensiero contemporaneo. Il corso si sviluppa in quattro parti. Nella prima parte si esamina lo svolgimento storico della metafora attraverso lo studio dei testi principali della tradizione: teologia patristica e medievale, pensiero moderno e contemporaneo. La seconda parte approfondisce i fondamenti filosofici e teologici della metafora, in particolare la teologia del Logos creatore, la contemplazione della natura e l’Incarnazione del Verbo divino. Nella terza parte si riflette sul contenuto del Libro della natura, seguendo le direttrici dei tre trascendentali di verità, bellezza e bontà. In particolare, in dialogo con il libro della sacra Scrittura, si esplora se il Libro della natura offra percorsi verso la conoscenza di Dio e si proponga come fonte di norma morale. La quarta parte del corso presenta una proposta sul ruolo del Libro della natura nel progetto salvifico di Dio. Attraverso l’esame dei testi, si pongono in luce le figure e i simboli che trovano la loro pienezza nel mistero di Cristo, inclusa la promessa di una futura trasformazione escatologica compresa come forma di una liturgia cosmica. |
Juurikkala | 3 |
E762 | Elementi di una antropologia cristiana: libertà e socialità Il corso considera la genesi della libertà e della socialità umana in un contesto cristiano. Le filosofie e visioni religiose anteriori al cristianesimo hanno preso in considerazione questi elementi fondamentali dell'antropologia. Però a partire dell'opera della salvezza di Cristo, dell'agire divino nell'uomo, i pensatori cristiani hanno sviluppato una visione più ampia e relazionale dell'uomo, rispettosa della sua corporeità, l'inserimento dell'uomo nel mondo, la vita vissuta nella carità, l'uguaglianza tra gli uomini, e il loro destino eterno. Il corso considera diversi elementi nella dottrina biblica sull'uomo, oltre a quello degli autori antichi, medievali e moderni. |
O'Callaghan | 3 |
E412 | Le origini storiche della fede nella divinità di Gesù Corso di cristologia fondamentale che studia l'origine e la prima comprensione della fede nella divinità di Gesù. Si indaga quando e come hanno creduto i primi cristiani che Gesù il Cristo fosse divino: come mai un gruppo di ebrei ha potuto attribuire il carattere divino ad un uomo? Si individueranno le prime tracce storiche di questa fede e poi, si esamineranno criticamente le principali ipotesi che tentano di spiegare il fenomeno. Finito il corso, lo studente conoscerà la radice giudaica della fede cristologica, il novum che questa introduce, e la ragionevolezza di questa fede anche dal punto di vista storico. |
de la Morena Barrio | 3 |
D102 | Identità dinamica del cristianesimo: tre maestri per un cambio di epoca Lo scopo di questo corso è offrire agli studenti alcune categorie filosofico-teologiche che possano aiutargli a vivere la fede cristiana con apertura costruttiva in un contesto di cambio. La metodologia scelta è l'esame diretto dei testi di tre grandi intellettuali cattolici: Newman, Guardini e Congar. Essi rappresentano idealmente gli ultimi due secoli di pensiero cattolico in dialogo con la modernità e il loro lavoro ci aiuta a pensare l'identità dinamica del cristianesimo in una epoca di cambio. Ognuno di loro appartiene a un contesto nazionale diverso, a una chiesa locale diversa, con sfide diverse ed eredità diverse. John-Henry Newman (†1890) ha preso sul serio lo sviluppo della dottrina cristiana nella storia, l'istanza soggettiva della modernità e la risposta credente al liberalismo filosofico dell'Ottocento inglese. Romano Guardini (†1968) ha dovuto operare nel contesto tedesco del disincanto post-bellico dove è emerso il nazionalismo ateo e ha intavolato un fecondo dialogo tra la fede e le istanze critiche del pensiero contemporaneo. In fine, Yves-Marie Congar (†1995), domenicano francese, ha preso sul serio la storia nella sua teologia, proponendo un modo di impostare le riforme che si lega idealmente con alcune delle idee di Newman e una idea di tradizione che è arrivata poi al Vaticano II. |
Fernández Labastida - V. C. de Salis Amaral | 3 |
G224 | Avviamento alla teologia morale: natura, metodo, storia La morale nelle fonti della teologia: Antico Testamento. La morale nei Vangeli. La morale nel corpus paulinum. La patristica. Elementi di storia della teologia morale: la teologia morale scolastica. La teologia morale dal XIV al XVIII secolo. I movimenti di rinnovamento della teologia morale e il Concilio Vaticano II. L’enciclica Veritatis Splendor nel contesto della teologia morale. Alcune impostazioni attuali d’insegnamento della teologia morale. Natura e metodo della teologia morale: la vita cristiana come sequela di Cristo. La teologia morale come intelligenza della vita cristiana. La teologia morale e il magistero della Chiesa. Il rapporto ragione-fede in ambito morale. Alcune questioni attualmente dibattute. |
Insa Gómez - Bellocq Montano | 6 |
H192 | Etica della sessualità e della famiglia Sessualità e matrimonio nella Sacra Scrittura. Struttura e significati fondamentali della sessualità umana: analisi antropologica. La virtù morale della castità. Castità e pudore. I peccati contro la castità: essenza e forme della lussuria; i peccati interni; i peccati esterni di lussuria incompleta; i peccati esterni di lussuria completa. Alcuni problemi particolari: l’omosessualità; gli abusi sessuali sui minori e la pedofilia. La castità prematrimoniale. La castità coniugale: l’amore coniugale; santità delle relazioni coniugali; la paternità responsabile; gli abusi del matrimonio: la contraccezione; la sterilizzazione; la cooperazione materiale al peccato del coniuge. L’attenzione pastorale dei coniugi. Le situazioni familiari irregolari. L’educazione dell’affettività e l’educazione sessuale. |
Rodríguez Luño | 4 |
H792 | Il principio di sussidiarietà e il razionalismo sociale il Magistero sociale di Leone XIII e i movimenti sociali della fine del 800. Il ruolo della Chiesa secondo la Longinqua Oceani. Regimi sociali di separazione, di integrazione e di distinzione fra la Chiesa e lo Stato. Il progetto razionalista dell'ingegneria sociale. Le promesse di sviluppi economici ininterrotti e il ruolo dello Stato. Un ordine sociale che rispetti la dignità umana. Il bene comune della polis digitale. I diritti umani e la dichiarazione universale. I diritti umani nella tradizione della Chiesa. L'incremento del numero di diritti umani e del loro significato. |
Mendoza | 4 |
I812 | Spiritualità coniugale Gli sposi cristiani ricevono nel sacramento del matrimonio un dono spirituale da cui trae beneficio tutta la Chiesa, e il sacramento opera in loro una “quasi consacrazione” che li rende collaboratori dell’amore di Dio Creatore e Salvatore, conferendo loro la missione principale di trasmettere la vita e di educarla. Questa missione configura intimamente la vita spirituale dei coniugi cristiani, soprattutto sotto due aspetti: quello della fecondità, che secondo s. Giovanni Paolo II trova nella pratica della castità coniugale non la semplice osservanza di una norma morale, ma una particolare forma di vita secondo lo Spirito, basata sull’adesione interiore alla verità del linguaggio del corpo; e quello della indissolubilità, a cui fa riferimento Papa Francesco quando definisce la spiritualità coniugale come una spiritualità del vincolo, da intendersi come una condizione non statica ma dinamica, nell’esercizio della carità che rinnova la relazione. Inoltre, la famiglia cristiana comunica al mondo la verità sulla persona, il corpo, l'amore e i beni materiali, e svolge nella Chiesa un importante compito di evangelizzazione. |
Rossi-Espagnet | 3 |
L603 | Fondamento trinitario della vita teologale Il fondamento dell'agire morale della persona in grazie è la sua partecipazione alla vita trinitaria. Partendo dalla richiesta morale presente nell'accesso naturale dell'uomo a Dio (virtù della religione), si studierà la base biblica e gli elementi di teologia trinitaria che permettono fondare teologicamente questa affermazione, con speciale riferimento al concetto di missione trinitaria e inabitazione. Da qui si passa a considerare come la persona inabitata manifesta la sua assimilazione alle Persone divine attraverso le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Si farà riferimento speciale al dono di Sapienza e alla sua relazione con la filiazione divina, secondo la dottrina di Tommaso. Il corso prevede, oltre all'esame finale, la realizzazione di un elaborato scritto di 3500 parole. |
Galván | 7 |
I192 | I santi e la teologia: natura e metodo della teologia spirituale Esiste un’esperienza religiosa cristiana? L’esperienza nella storia della teologia: esame critico di alcuni miti storiografici. L’esperienza dei santi e la loro specifica conoscenza di Dio: per carità, per sapienza, per connaturalità. La distinzione e la complementarietà degli approcci per studiare il messaggio dei santi: storia, dogma, mistica. Dio ci parla nei santi: come studiare teologicamente i loro testi. L’intervento del Dio trino, fonte dell’esperienza di santità. La scienza dei santi come conoscenza di Cristo. La spiritualità come conformazione a Cristo e la storia della santità come dispiegamento della conoscenza di Cristo. |
Touze | 5 |
I442 | Storia della spiritualità patristica La spiritualità negli scritti degli autori patristici preniceni (secoli I-III). La spiritualità patristica negli scritti dei primi secoli (secoli I-II): caratteri generali; i Padri Apostolici; i Padri Apologisti; cenni agli inizi della letteratura martiriale; Sant’Ireneo. La proposta dei primi scrittori alessandrini (secoli II-III): Clemente e Origene. Cenni agli inizi della patristica in lingua latina: Tertulliano; San Cipriano. La spiritualità negli scritti degli autori patristici fra Nicea e Calcedonia (secoli IV-V). L’inizio del monachesimo e prima produzione monastica; il “monachesimo dotto” orientale: Evagrio Pontico. Alcuni grandi Padri greci di quest’epoca: i Padri Cappadoci, in particolare, San Gregorio di Nissa; San Giovanni Crisostomo. Alcuni grandi Padri latini di quest’epoca: Sant’Ambrogio di Milano; Sant’Agostino. Un esponente del monachesimo latino: San Giovanni Cassiano. La spiritualità negli scritti degli autori della tarda patristica (secoli V-VIII). Scrittori greci: l’opera dello Pseudo-Dionigi; San Massimo il Confessore. Scrittori latini: la regola di San Benedetto e il suo influsso; San Gregorio Magno. |
Reale | 3 |
N082 | Agiografia Fine dell’agiografia è ricercare la verità storica nei racconti delle vite dei santi, seguendo un metodo preciso, indagando le fonti e cogliendo l’autenticità di un determinato testo. Lo studente verrà accompagnato alla scoperta dei principali scritti agiografici attraverso la loro lettura e commento in aula; si inizierà con gli Atti e le Passioni dei martiri (Atti di Giustino, Martiri Scillitani, Massimiliano, Fabio, Policarpo, Perpetua e Felicita), per seguire con le prime Vite dei Santi (Vita di Antonio, Ambrogio, Martino), passando per le biografie medievali (Romualdo, Bernardo, Francesco) e dell’epoca moderna (Filippo Neri, Vincenzo de' Paoli, Alfonso Maria de’ Liguori, Giovanni Maria Vianney). Si analizzeranno anche le vite dei santi narrateci attraverso alcuni testi poetici come gli Inni di Prudenzio e Assassinio nella Cattedrale di Eliot. Attraverso la lettura e il commento dei testi, il corso si propone di fornire le nozioni essenziali sull’origine della disciplina e sviluppo della letteratura agiografica (i bollandisti Rosweyde, Bolland, De Smedt, Delehaye); focalizzare l’attenzione sulle fonti dell'Agiografia, come i calendari, martirologi, menologi, sinassari, leggendari, fonti diplomatiche, corrispondenze, memorie, panegirici; prendere consapevolezza degli strumenti d’indagine necessari per distinguere un testo autentico da uno leggendario o epico; infine acquisire i criteri per determinare il genere letterario e le coordinate agiografiche. |
Forlani | 3 |
B132 | Teologia dei Salmi Scopo del corso è fornire un approccio alle principali idee teologiche che percorrono il Salterio. Si presterà speciale attenzione al Salterio come locus privilegiato della preghiera di Israele ed ogni fedele. A tale fine si presenterà in primo luogo la struttura generale del Salterio, caratterizzata dal lamento e dalla lode, per poi passare a esaminare la struttura interna di alcuni salmi che rispecchiano in modo simile un passaggio dal lamento alla lode. Si evidenzierà così che la struttura del Salterio, sia nel suo insieme che nei singoli salmi, viene caratterizzata dall'equilibrio tra sofferenza e ringraziamento. |
Rytel-Andrianik - González | 3 |
I302 | "Ho detto: siete dei". La deificazione dell'uomo nella spiritualità dei Padri greci Il corso si propone un percorso di tipo storico attraverso i secoli d’oro dell’età patristica (III-VI sec.), che si concentra su momenti e figure decisivi per il configurarsi della teologia della theòsis (deificazione), concetto cardine della teologia spirituale di tradizione greco-bizantina. Emergono così tre idee fondamentali, attorno alle quali il cammino del corso gravita: 1) Teologia dogmatica ed esperienza spirituale sono nel Cristianesimo interdipendenti ed inseparabili ( = legge della mutua immanenza interiorità tra vita e dottrina, mistica e dogma). 2) Tutti i dogmi fondamentali della fede, si tratti della teologia Trinitaria, della Cristologia, della Ecclesiologia, etc. sono stati elaborati e compresi dai grandi dottori della tradizione patristica greca e proto-bizantina, alla luce della loro connessione con il fine tanto dell’economia della salvezza (escatologia), quanto del cammino ascetico e spirituale del cristiano, che di tale fine è l’anticipazione: la theòsis o divinizzazione dell’uomo (= centralità del tema della theosis nella teologia mistica dell’Oriente cristiano). 3) Se è vero che la dottrina della theòsis (deificazione) dell’uomo mediante l’ensarkosis (Incarnazione) di Dio, è il centro di gravità attorno a cui si raccolgono tutti i temi della teologia patristica greca, è altrettanto vero che la centralità di tale tematica è incomprensibile a prescindere dal dialogo, complesso eppure fecondo, tra nous ellenico (in particolare platonico) e fede cristiana che ha permesso alla sintesi teologica del Cristianesimo di matrice greca di prendere lentamente forma. Grande peso verrà perciò dato nel corso al problema della continuità e discontinuità tra concezione platonica e neoplatonica della deificazione e riflessione patristica sul medesimo tema (battesimo del platonismo). |
Prosperi | 3 |
A642 | Bibbia e predicazione Il viaggio opposto a quello esegetico, che è quello verso il testo, quello dal testo all'uomo, per come è posto in essere nell'odierna prassi ecclesiale, i malintesi storici e gli abusi più frequenti nella predicazione. L'identificazione di assiomi utili e sani per un uso "ordinato" delle Scritture secondo la loro natura, la natura della Chiesa e una più autentica ed efficace strategia di servizio all'incontro fra la Parola di Dio e cuore dell'uomo. l'equilibrio fra Traditio Fidei, Rivelazione, Ecclesialità ed autonomia del Soggetto credente. La funzione della predicazione all'interno della liturgia: i suoi limiti, le sue prerogative e la sua imprescindibile potenzialità. I grandi malintesi comunicativi nell'ambito liturgico. |
Rosini | 3 |
I392 | S. John Henry Newman: un'introduzione L'obiettivo del corso è conoscere la vita e le linee di pensiero più rilevanti di san John Henry Newman, basandoci sul contenuto delle sue opere più importanti. In una lettera indirizzata al suo amico Edward Bellasis, Newman scriveva a riguardo: “I have written in all, (good or bad) 5 constructive books—My prophetical office (which has come to pieces)—Essay on Justification— Development of Doctrine—University Lectures (Dublin) and this (Grammar of Assent). Each took me a great deal of time and tried me very much” (LD xxv, 34 -15 dicembre 1869). Oltre a queste 5 opere, utilizzeremo anche: Apologia pro Vita Sua, Oxford Sermons, Parochial and Plain Sermons, On consulting the faithful in matters of doctrine, Oratory Papers e Letter to the Duke of Norfolk. Avremo occasione di analizzare la sua visione sulla Chiesa e il Papa, le sue idee sull'educazione religiosa e universitaria, le differenze tra il protestantesimo e il cattolicesimo, la distinzione tra ciò che è essenziale e accidentale nel discorso sull'identità della Chiesa e le sue idee sulla coscienza. |
Luque | 3 |
I502 | S. Francesco di Sales: un'introduzione Questo corso si propone di approfondire la ricchezza della spiritualità di San Francesco di Sales, uno dei santi più noti nell'arte della direzione spirituale e proclamato patrono dei giornalisti da Pio XI nel 1923. La sua vita e la sue opere hanno lasciato una forte influenza sulla storia della spiritualità, affrontando in modo illuminante temi centrali come la chiamata universale alla santità, la via dell'abbandono nelle mani di Dio, l'infanzia spirituale, la vita mistica, ecc... Se c'è qualcosa che può riassumere in modo completo la spiritualità di San Francesco di Sales è proprio il primato dell'amore: "L'uomo è la perfezione dell'universo; lo spirito quella dell'uomo; l'amore, quella dello spirito; e la carità, quella dell'amore. Perciò l'amore di Dio è il fine, la perfezione e l'eccellenza dell'universo" (Trattato sull'amore di Dio, Libro X, Capitolo I). Le due opere fondamentali che studieremo sono: l'Introduzione alla vita devota, un libro di natura pastorale che si propone di aiutare ogni tipo di persona a raggiungere la vita devota; e il Trattato sull'amore di Dio, che potremmo definire come la sua opera matura. Un libro ascetico, mistico e teologico allo stesso tempo, scritto per persone già devote che cercano di progredire nell'amore di Dio. |
Villar López | 3 |
J412 | Teologia liturgica fondamentale div.Section1 { page: Section1; I. Introduzione. Che cosa è la liturgia? Senso e finalità della teologia liturgica II. La mediazione rituale della salvezza e le radici ebraiche della liturgia. III. La pienezza del culto: Gesù e il culto in Spirito e Verità. IV. L'obbedienza della Chiesa ai comandi rituali di Gesù lungo la storia. |
Rego Barcena | 3 |
J652 | Storia della liturgia romana «Il Mistero celebrato nella Liturgia è uno, ma variano le forme nelle quali esso è celebrato» (CCC 1200). Si studieranno le diverse forme lungo la storia, specie nella liturgia romana, inquadrate nel loro contesto culturale, sociologico e storico, tenendo conto dello sviluppo della teologia dogmatica sulla liturgia. I temi principali: 1. La formazione dei primi libri liturgici. 2. Il passaggio della liturgia romana al mondo franco-germanico. 3. La liturgia romana dalla riforma gregoriana fino alla liturgia secondo l’uso della Curia romana. 4. L’unificazione liturgica promossa dal Concilio di Trento. 5. Il “Movimento liturgico” e il Concilio Vaticano II. |
Ginter | 3 |
J492 | L’anno liturgico: il mistero di Cristo nel tempo P { margin-bottom: 0.25cm; } La Chiesa vive e celebra la liturgia nello spazio dell'anno» (Giovanni Paolo II, Tertio millennio adveniente, 10). Infatti la liturgia, celebrazione del mistero di Cristo nel tempo della Chiesa, si dispiega secondo un ritmo annuale: «nel corso dell'anno distribuisce tutto il mistero di Cristo dall'Incarnazione e dalla Natività fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore» (Concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium 102). L’anno liturgico si costituisce così come il dispiegarsi dei diversi aspetti dell’unico mistero pasquale di Cristo. D'altra parte, nella liturgia il ciclo annuale dell’esistenza umana diventa anno liturgico, celebrazione del mistero di Cristo nel tempo; l’anno liturgico è dunque la mediazione sacramentale –manifestazione, presenza e comunicazione– del mistero di Cristo in quanto avvenimento storico, accaduto nel tempo. 1. L'Anno liturgico: storia e contenuto di una nozione. - 2. Dal sabato alla domenica. - 3. La celebrazione annuale della Pasqua. - 4. Il tempo della manifestazione del Signore. - 5. Il tempo ordinario e le sue feste cristologiche. - 6. Maria e i santi nella celebrazione del mistero di Cristo. |
Gutiérrez Martín | 3 |
J522 | Il "Missale Romanum": studio teologico-liturgico L’Eucaristia è al centro della vita della Chiesa, è al centro della liturgia. «Essa porta indelebilmente inscritto l’evento della passione e della morte del Signore. Non ne è solo l’evocazione, ma la ri-presentazione sacramentale. È il sacrificio della Croce che si perpetua nei secoli» ( EDE 11/1). L’estrema luminosità del Mistero eucaristico si manifesta nella sua celebrazione. Sotto il profilo teologico-liturgico essa richiede una disamina completa del suo sviluppo, dall’inizio alla fine, che sarà l’oggetto della prima parte del trattato, seguendo il paradigma della Messa con il popolo. Nella seconda parte del trattato saranno esaminate altre due forme: la concelebrazione e la Messa a cui partecipa un solo ministro; inoltre la Comunione fuori della Messa e il culto eucaristico, anch'esso fuori della Messa. La trattazione, come per gli altri sacramenti, riguarderà il Rito romano. Punto di riferimento continuo sarà pertanto il Missale Romanum nella sua ultima edizione tipica. L’oggetto di studio non è propriamente il libro in se stesso, ma la Messa in quanto celebrata, donde l’attenzione particolare al libro liturgico, ma sempre in vista della realtà della celebrazione. L’approfondimento teologico richiederà, naturalmente, che si tenga conto della storia della celebrazione, come anche di tutte le altre prospettive necessarie per l’adeguata comprensione dei diversi elementi rituali della Messa nel loro duplice aspetto gestuale e verbale. |
Zaccaria | 3 |
J682 | Teologia e Architettura dello spazio liturgico La celebrazione liturgica attualizza la Salvezza di Dio nello spazio-tempo degli uomini. Lo spazio liturgico cristiano è una realtà teologica: elemento di mediazione simbolica dell’economia sacramentale, luogo e strumento dell’azione divina. Lo spazio liturgico si definisce visibilmente a partire da un intreccio di elementi simbolici: la comunità cristiana quale tempio di pietre vive, con il suo dinamico agire rituale; l’ambiente materiale che accoglie l’assemblea (abitualmente identificato con gli edifici di culto); gli elementi materiali simbolici coinvolti nelle celebrazioni (luoghi celebrativi e suppellettili). Questo insieme di elementi sarà oggetto di studio durante il corso, sotto i profili biblici, storici, rituali e artistici. Si esaminerà lo spazio della celebrazione come realtà “viva”, coinvolta direttamente nella celebrazione. La riflessione teologica sarà sempre accompagnata dalla prospettiva architettonica. Particolare attenzione sarà posta in questo passaggio dall’evento celebrato alla realizzazione artistica. Essa diventa elemento essenziale per il percorso dell’uomo verso Dio percorrendo la via pulchritudinis. |
López Arias | 3 |
J572 | La Liturgia delle Ore Il corso, prendendo avvio da un’indagine sul senso del pregare nel tempo nei testi vetero e neotestamentari, percorrerà, a partire dalla Chiesa delle origini, alcuni modelli con i quali la comunità cristiana ha attuato l’invito del Signore a pregare incessantemente. L’esame della riforma dell’Ufficio Divino operata dal Concilio Vaticano II e dai successivi documenti attuativi sarà condotto con una particolare attenzione all’intreccio delle tematiche cristologiche ed ecclesiologiche che la caratterizzano. |
Lameri | 3 |
K152 | Ecclesiologia liturgica Il rapporto tra Chiesa e Liturgia, tra Liturgia e Chiesa, è stato riscoperto e ricuperato nella cornice del rinnovamento liturgico ed ecclesiologico del XX secolo. Il corso riprende i momenti fondamentali di questo percorso in ambito storico, teologico-liturgico, ecclesiologico e magisteriale nel lungo periodo che va dagli albori del secolo scorso fino al periodo postconciliare. |
Rio García | 3 |
A442 | Testi narrativi della Bibbia ebraica Lectio cursiva del Primo Libro di Samuele. L'obiettivo primario è la pratica della lettura del testo ebraico. Quello secondario sarà l'approfondimento dello studio del sistema verbale della narrativa biblica. |
Jódar | 3 |
A412 | Testi narrativi della Bibbia greca Lo scopo del corso è acquisire familiarità con il vocabolario e le strutture sintattiche del greco del Nuovo Testamento. Si studierà la sintassi del periodo e si analizzeranno testi narrativi tratti dal vangelo secondo Luca e dagli Atti degli Apostoli. |
Fabbri | 3 |
C472 | Teologia del Nuovo Testamento Il corso si propone di presentare la natura della Teologia biblica del Nuovo Testamento, intesa come una disciplina in grado di offrire una «visione unitaria e dinamica» del messaggio teologico contenuto nel Nuovo Testamento. Il corso si articola in due parti. La Parte Prima consta di due tappe: a) l’itinerario storico offre un abbozzo delle origini e dello sviluppo della teologia biblica come disciplina scientifica; b) la riflessione teoretica presenta l’identità e lo sviluppo teoretico che caratterizza il dibattito sulla teologia neotestamentaria e la sua specificità nell’odierno scenario della ricerca biblico-teologica. La Parte Seconda consta di quattro tappe che comprendono la presentazione delle seguenti sezioni: a) teologia dei Vangeli sinottici» (Mc, Mt e Lc-At); b) teologia degli scritti paolini» (l’epistolario composto di 13 lettere); c) teologia degli scritti apostolici, in cui si affronta l’analisi di cinque lettere denominate nel gruppo delle «lettere cattoliche» (Eb, Gc, Gd, 1-2Pt); d) teologia degli scritti giovannei, in cui si ripercorre il cammino del Vangelo e della letteratura attribuita all’autore giovanneo (1-2-3Gv), culminando nell’Apocalisse. Saranno trattati alcuni testi scelti per ciascuna tappa del Nuovo Testamento. Conclusione: La Teologia Biblica del Nuovo Testamento e il dialogo inter-disciplinare. |
de Virgilio | 3 |
A622 | Cristologia narrativa nel Vangelo secondo Marco Chi è Gesù secondo Marco? O, più precisamente, qual è la sua identità più radicale? Questa è la domanda-guida del corso che offre un'introduzione allo studio della cristologia del secondo vangelo a partire dall'analisi narrativa. Questo metodo considera il vangelo come racconto unitario, alla maniera di un romanzo o di un film, con delle dinamiche interne proprie, finalizzate a comunicare un messaggio. In conseguenza, lo studio delle modalità con cui l’autore presenta Gesù si rivela importantissimo: permette di scoprire in tutta la sua forza la ricchezza e profondità della cristologia marciana, ritenuta povera per lungo tempo. Il corso si focalizza soprattutto nell'analisi della trama e della caratterizzazione di Gesù e prende in considerazione alcuni brani significativi, a cominciare dall’incipit del vangelo, che offre la chiave della risposta alla domanda iniziale: Gesù è il Cristo, Figlio di Dio. Ma che cosa vuole esattamente dire Marco con questi titoli? Il racconto evangelico che segue permette di comprendere il loro significato e le implicazioni che ne derivano. In modo particolare, la voce di Dio nel battessimo e la trasfigurazione e le azioni e le parole di Gesù, comprese alla luce dell'Antico Testamento, risulteranno cruciali per approfondire l'identità del protagonista. |
Galdeano | 3 |
B052 | Le soglie del Quarto Vangelo Nel corso verranno analizzati inizio e conclusioni del Vangelo secondo Giovanni, per valutare in che modo essi orientano l'interpretazione dell'insieme del Vangelo. |
Fabbri | 3 |
A672 | One Revelation and Two Traditions: The Decalogue and its Jewish and Christian Readings The Pontifical University of the Holy Cross and the Isaac Abarbanel University Institute (Buenos Aires), the first Jewish university in Latin America, propose an experience of study and dialogue in Rome. Open to students from all pontifical universities, this course aims to explore an emblematic text of the Scriptures - the Decalogue - from the different perspectives of Judaism and Christianity. The Decalogue, repeated twice within the Torah/Pentateuch, has influenced both traditions' morals, spirituality, theology and doctrine; it is a basis for dialogue between them and contemporary culture. The lessons will be held by professors from Italy, Argentina, and the Holy Land, Jews and Christians; a conversation between the two traditions will be encouraged. The academic programme will be completed with visits to the Vatican Apostolic Library, to learn about the ancient Hebrew and Greek manuscripts preserved there. The program also includes a workshop on symbolic places of common history in Rome. The course has a value of 3 ECTS for the License in Theology. The lessons will be in English. A basic knowledge of Biblical Hebrew is required. For more information, please visit: https://en.pusc.it/teo/A672 |
Ossandón - Serafini | 3 |
N701 | Il caso Galileo e la condanna del copernicanesimo La condanna di Galileo nel 1633 è ancora oggi percepita come manifestazione di un conflitto radicale tra Chiesa e scienza, e quindi tra cristianesimo e mondo moderno. Anche se i fatti storici sono oggi ben noti, grazie in particolare alla ricerca degli ultimi decenni, spesso le interpretazioni su alcuni punti centrali sono ancora discordanti: qual è stato il valore dottrinale della condanna? Era in gioco l’infallibilità del magistero? Quale fu il significato scientifico e culturale del “caso Galileo”? Questo corso presenterà una ricostruzione accurata degli eventi, delle basi storiche e scientifiche del conflitto e del suo significato teologico. |
Martínez | 1 |
M682 | Il cattolicesimo nell'Ottocento L’eredità del secolo XVIII: illuminismo, regalismo e giansenismo. La diffusione dell’incredulità. La bufera rivoluzionaria. La Rivoluzione Francese e la Chiesa: dallo scisma alla persecuzione. L’esportazione della rivoluzione in altri paesi europei. Il periodo napoleonico: normalizzazione dei rapporti e contrasti: la prigionia di Pio VII e il Concilio Imperiale. L’età della Restaurazione. Il Congresso di Vienna e la Santa Alleanza. Il Romanticismo. Il pontificato di Leone XII. La Santa Sede e i nuovi Stati dell’America Latina durante i pontificati di Leone XII e Gregorio XVI. Chiesa e liberalismo: i cattolici liberali e l’enciclica Mirari vos. Gli inizi del Risorgimento italiano. Le rivoluzioni in Belgio e in Polonia. L’emancipazione dei cattolici in Inghilterra. Gregorio XVI e l’espansione missionaria. Il periodo dei nazionalismi liberali. Il lungo pontificato di Pio IX. La crisi del 1848. La definizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Il Syllabus. Il Concilio Vaticano I. Il Risorgimento italiano e la “questione romana”. I rapporti col Secondo Impero. I concordati con l’Austria e la Spagna. Bismarck e il Kulturkampf. Il ripristino della gerarchia ordinaria in Inghilterra ed Olanda. Rapporti con altri stati. Lo sviluppo della Chiesa negli Stati Uniti. L’America Latina. Missioni e colonizzazione. La centralizzazione romana e l’ultramontanismo. Fondazione dei collegi nazionali a Roma. L’epoca dell’imperialismo: il papato di Leone XIII. La nascita del cattolicesimo sociale e la Rerum novarum. Lo sviluppo del socialismo e dell’anarchia. Il rilancio della diplomazia vaticana. La fine del Kulturkampf. Tentativi di distensione con l’Italia liberale. La politica del Ralliement in Francia. Leone XIII e la cultura. L’apertura dell’Archivio Segreto Vaticano. Fede e scienza nell’ultimo quarto del sec. XIX: il positivismo. La mobilitazione del laicato. L’Opera dei Congressi. La situazione missionaria alla fine del secolo. Il Concilio Plenario Latinoamericano. L’enciclica Aeterni Patris e il progetto neotomista. La condanna dell’Americanismo. L’enciclica Providentissimus Deus. |
Pioppi | 3 |
N882 | Missioni e colonialismo in Asia e in Africa ss. XIX-XX Il corso sarà diviso in quattro blocchi. Con il primo verrà proposta una panoramica, focalizzata sull’approccio da parte della Santa Sede, sulle missioni in Africa e Asia nel XIX e XX secolo: le iniziative missionarie dei papi da Pio VII a Pio XII; le direttive della Congregazione di Propaganda Fide; lo sviluppo delle Pontificie Opere Missionarie. Si passerà poi in rassegna l'azione delle principali congregazioni missionarie in Africa e in Asia, nello specifico contesto coloniale: le relazioni tra la Santa Sede e i governi, l'interazione con le autorità coloniali, i conflitti tra le potenze, l'impatto delle guerre mondiali. In terzo luogo, verranno affrontati diversi argomenti di rilevanza storiografica, dal transnazionalismo al postcolonialismo, alla prospettiva di genere. Verranno inoltre individuati alcuni elementi per un'analisi interpretativa dell'azione evangelizzatrice. Infine, si studieranno i principali archivi e le fonti bibliografiche utili per uno studio delle missioni. |
Fuster | 3 |
N052 | Archivistica Il corso si propone due obiettivi: 1. fornire gli elementi di base per una corretta gestione dell'archivio nelle sue tre fasi di vita (corrente, di deposito, storica); 2. evidenziare le modalità e gli strumenti per effettuare le ricerche negli archivi storici, con una particolare attenzione per gli archivi prodotti da enti ecclesiastici. |
De Nittis | 3 |
M812 | Storia dell'Azione Cattolica (1922-1958) Il corso vorrebbe mostrare lo sviluppo teorico e pratico della Azione Cattolica durante i pontificati di Pio XI e Pio XII. Papa Ratti considerò che l’Azione Cattolica poteva essere un mezzo adeguato a restaurare il Regno di Cristo nella società, e propose il modello italiano di Azione Cattolica ad altri paesi. Pio XII continuò su questa scia per lavorare alla ricostruzione spirituale dopo la catastrofe della Seconda Guerra mondiale. Durante questo periodo i cattolici laici svilupparono un ruolo protagonista nella missione evangelizzatrice della Chiesa. L’Azione Cattolica non fu un modello rigido, anzi, in ogni nazione ebbe caratteristiche proprie e si sviluppò in maniera diversa. Questo corso pretende mostrare come andò maturando l’identità e il ruolo dei laici nella vita della Chiesa prima del Concilio Vaticano II, e segnalare i differenti modi di applicare il concetto dell’Azione Cattolica nei diversi contesti nazionali, religiosi, sociali e politici. |
Crovetto Posse | 1 |
K182 | Introduzione alla storia dell'ecumenismo Analisi storico-teologico delle principali Chiese e comunità cristiane non cattoliche: Antiche Chiese orientali, Ortodossi, Luterani, Riformati, Anglicani, Congregazionalisti, Battisti, Quaccheri, Metodisti, Avventisti, Veterocattolici, Evangelici, Pentecostali. Prospettiva storica del movimento ecumenico. Inquadramento teologico dell’ecumenismo. |
Goyret | 1 |
N092 | Introduzione alla storia e alla storiografia Il corso intende offrire agli studenti la conoscenza dei termini fondamentali per accostarsi alla ricerca storica: definizione della storia come disciplina, fonte storica, metodo storico-critico, critica esterna e interna della fonte, fatto storico, scienze ausiliarie della storia. Inoltre, sarà presentata una panoramica delle diverse scuole storiografiche del XIX e del XX sec. Si tenterà anche di rispondere alle domande seguenti: storia della Chiesa è una disciplina teologica o solamente storica? bisogna essere credenti per diventare storico della Chiesa? |
Zak | 1 |
M801 | L'azione umanitaria della Santa Sede durante la prima guerra mondiale Durante la Grande Guerra (1914-1918) Benedetto XV si adoperò per raggiungere la pace e dare sollievo alle vittime del conflitto. Gli obiettivi del corso sono due: a) conoscere e usare le fonti pubblicate; b) conoscere e usare la bibliografia sul pontificato di Benedetto XV. Nel corso di 12 lezioni saranno spiegati la vita di Benedetto XV, il suo pontificato, i problemi suscitati dalla Grande Guerra e il modo di affrontarli del papa Della Chiesa. |
Ossandón | 1 |
M621 | L'Opus Dei: un approccio storico Nascita e sviluppo dell'Opus Dei, dalla fondazione fino ad oggi. Il corso è destinato a chi è interessato a conoscere l'organizzazione del Opus Dei, la formazione spirituale e pastorale, la attività corporativa e la attività di ogni membro nella vita sociale e nella Chiesa. Percorso cronologico: la fondazione e i primi anni (1928-1939), approvazioni ed espansione iniziale (1939-1950), lo sviluppo nei cinque continenti (1950-1962), consolidazione (1962-1975), la successione del fondatore (1975-1994) e la terza generazione (1994-2006). Alcune lezioni sono presentazioni PPT; altre cercano di approfondire argomenti specifici della storia dell'Opera. |
González Gullón | 1 |
N132 | Pedagogia e didattica delle scienze storiche Il corso parte dalla doppia domanda «come gli studenti imparano e come possiamo aiutarli». Si studiano in esso i seguenti contenuti: Breve storia dell'educazione. Definizioni di pedagogia, didattica e apprendimento. Principali movimenti didattici. Parti della Didattica. Fasi dell'insegnamento: programmazione, lezione, valutazione. Funzione della memoria. Tecniche e strategie didattiche. Motivazione. Il commento. Didattica speciale: Patrologia, Storia, Archeologia, Lingue. Esercitazioni pratiche. |
Fuster | 1 |
M362 | Archeologia e arte paleocristiana a Roma La città di Roma ha giocato un ruolo essenziale nello sviluppo e nella diffusione del cristianesimo primitivo, e allo stesso tempo, già dall’età imperiale, l’arte e l’architettura promossa in essa sono stati un esempio e modello per le altre città dell’impero. È per questa ragione che l’approssimazione all’archeologia e all’arte paleocristiana di Roma risultano fondamentali per la conoscenza di questi aspetti in tutto l’orbe cristiano. La materia prevede lo svolgimento di lezioni sia in aula che nei principali luoghi e monumenti paleocristiani della città di Roma, in modo che gli studenti acquisiscano una conoscenza globale, e non soltanto teorica, dell’archeologia e l’arte paleocristiana. Il corso sarà diviso in quattro grandi aree tematiche: 1) Città e architettura; 2) I luoghi di culto; 3) Aree cimiteriali e devozione ai martiri; 4) Arte e iconografia paleocristiana. |
Domingo | 3 |
O036 | Church as Mystery, Communion and Mission. Lumen gentium 60 years after |
Goyret | 2 |
O037 | International Seminar “Unitatis Redintegratio” |
Goyret | 1 |
S255 | La Chiesa corpo di Cristo e popolo di Dio nella teologia del secolo XX Uno dei temi più discussi nel pensiero ecclesiologico durante il secolo XX fu il paradigma della Chiesa. In un paradigma confluiscono diversi movimenti di rinnovamento, di ritorno alle fonti, di riforma e di risposta alle sfide della Chiesa nel suo cammino sulla terra. Con il pontificato di Papa Francesco il tema della Chiesa come Popolo di Dio ha riacquisito importanza e attualità. Il seminario prenderà in esame due paradigmi che hanno avuto –e hanno tutt'ora– una grande importanza tra i teologi, il corpo mistico di Cristo e il popolo di Dio, individuandoli attraverso la lettura di testi di teologi di diverse provenienze. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
S519 | Accompagnamento pastorale e disturbi psichici Vengono presentati, da una prospettiva scientifica interdisciplinare (teologico-pastorale e medica), gli aspetti fondamentali della cura pastorale dei malati affetti da diversi disturbi psichici. Il seminario tratterà sia aspetti teorici (senso cristiano del dolore, la malattia e la morte; orientamenti contenuti nei manuali di teologia pastorale; breve descrizione medica dei principali disturbi mentali) che pratici: come l'agente pastorale (sacerdote o laico che sia), operando come tale e non come terapeuta, può aiutare il malato ad avere un atteggiamento cristiano e come può accompagnarlo fino alla guarigione o a una morte cristiana e i mezzi che offre la Chiesa (orazione, sacramenti, ecc.). Ciascuna delle sessioni si servirà di un caso. |
Insa Gómez | 3 |
S558 | Quale Chiesa per quale morale? Paradigmi ecclesiologici in teologia morale La teologia morale ha cominciato solo recentemente a riflettere sul proprio uso dei modelli ecclesiologici, e più generalmente, sulla dimensione ecclesiologia della morale. Per diverso tempo il tema della Chiesa in morale era ridotto soprattutto a una potenziale conflittualità tra autorità esterna e coscienza, tematica esplosa intorno all’enciclica Humanae vitae (1968). Il rinnovamento della morale ha invece mostrato come l’ambientazione ecclesiale della morale debba rivestire un significato molto più vasto e positivo. Dopo l’introduzione generale alla tematica, verranno affidati allo studio personale, alla preparazione di un riassunto scritto (2.000-2.500 parole) e all’esposizione da parte dei partecipanti vari articoli/capitoli di libri che trattano della relazione Chiesa-morale. |
Coers | 3 |
S560 | Seminario permanente di Spiritualità I |
Luque | 3 |
S549 | Liturgia episcopale Alla luce dei documenti magisteriali e dei libri liturgici si presenta il Vescovo, primo dispensatore dei misteri di Dio nella Chiesa particolare a lui affidata, vera guida, promotore e custode di tutta la vita liturgica. In un secondo momento tramite un studio storico, teologico e liturgico-pastorale sulle celebrazioni liturgiche presiedute dal Vescovo viene presentata la vita liturgica della diocesi intorno al Vescovo come speciale manifestazione della Chiesa (cf. SC, 41). Per rendere possibile questo lavoro risulta fondamentale la conoscenza del Caeremoniale Episcoporum del quale viene studiato anche il suo significato e valore nell’insieme della riforma liturgica del Vaticano II. Per ultimo viene considerata la riforma delle celebrazioni pontificie dopo il Concilio Vaticano II e il suo influsso sulle chiese particolari. |
Reyes | 3 |
S562 | Cura e pastorale degli infermi |
Ruppi | 3 |
S440 | Introduzione all'analisi della narrativa biblica Lo scopo del seminario è imparare a leggere con profondità i racconti dei vangeli mediante l'impiego di alcune nozioni narratologiche come la trama o intreccio, la costruzione dei personaggi, la divisione in scene o il punto di vista. La modalità del seminario sarà eminentemente pratica. In ogni seduta gli studenti riceveranno alcune domande circa un episodio, che essi dovranno rispondere nel seguente incontro. L'attenzione si rivolgerà prevalentemente al vangelo secondo Marco. |
Ossandón | 3 |
S441 | Seminario permanente di Storia della Chiesa I Sei sessioni di approfondimento con sei accademici esperti in Storia Moderna e Contemporanea (3 sessioni nel primo semestre e tre nel secondo). Assistenza obbligatoria per gli studenti della Specializzazione di Storia della Chiesa. La valutazione avrà ad oggetto un compito scritto dal quale si evinca che lo studente ha seguito proficuamente le sessioni e ha maturato una buona capacità di riflessione ed elaborazione personale delle conoscenze acquisite. Il professore responsabile detterà preliminarmente i parametri cui l'esaminando dovrà attenersi nel redigere il proprio lavoro. |
Fuster | 3 |
2° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
---|---|---|---|
D522 | Letture di Teologia dogmatica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
D542 | Letture di Teologia dogmatica II Vedi primo semestre. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
G272 | Letture di Teologia morale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Insa Gómez - Bellocq Montano - Ramoneda | 3 |
G292 | Letture di Teologia morale II Vedi primo semestre. |
Bellocq Montano - Insa Gómez - Mendoza | 3 |
I742 | Letture di Teologia spirituale I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Arroyo | 3 |
I772 | Letture di Teologia spirituale II Vedi primo semestre. |
Arroyo | 3 |
J512 | Letture di teologia liturgica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Boquiren Estacio | 3 |
J552 | Letture di teologia liturgica II Vedi primo semestre. |
Díaz Dorronsoro | 3 |
A502 | Letture di Teologia Biblica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili sulla piattaforma Discere o in Segreteria accademica. |
Ossandón | 3 |
A552 | Letture di Teologia Biblica II Vedi primo semestre. |
González | 3 |
M111 | Letture sulla storia della Chiesa Contemporanea Il corso si prefigge l’obiettivo di introdurre l’alunno alla conoscenza di alcuni dei principali autori di testi sulla Chiesa contemporanea e di alcune fonti scritte nel XIX e nel XX sec. Lo studente dovrà scegliere due testi (una fonte primaria e una monografia) dalla lista proposta dal Dipartimento e reperibile sulla Piattaforma Didattica. |
Zak | 1,5 |
M121 | Metodologia storica pratica I Il corso intende offrire agli studenti consigli metodologici importanti per la redazione della tesi di licenza: scelta dell’argomento, tappe della ricerca storica, struttura della tesi, repertori bibliografici, risorse di Internet, apparato critico, bibliografia. |
Zak | 1,5 |
J622 | Metodologia teologico-liturgica pratica Il corso fornisce strumenti pratici per condurre ricerche teologiche, con un focus sulla teologia liturgica, supportando gli studenti dell'ultimo anno della specializzazione nella realizzazione della tesi di licenza. Gli obiettivi includono la trasmissione dei principi generali della ricerca teologica e liturgica, aiutando a definire il tema, sviluppare la metodologia e gestire le fonti necessarie. I contenuti coprono vari aspetti, tra cui: differenziazione tra tesina, tesi e altri testi accademici; metodologie per ricerche rituali, storiche, sistematiche e sull'autore; uso delle fonti come libri liturgici, riviste, manuali e dizionari; tecniche di ricerca bibliografica con cataloghi e database; organizzazione e redazione di schede bibliografiche; progettazione e strutturazione di una tesi; tipi di argomentazione e stesura della tesi; uso di programmi di scrittura per formattazione e impaginazione e tecnologie online di supporto alla ricerca. Il corso si sviluppa attraverso lezioni pratiche ed esercitazioni in aula. La valutazione si basa su esercizi periodici e un elaborato finale consistente nella stesura di un ipotetico progetto di tesi. |
López Arias - Catellani | 3 |
B472 | Metodologia biblica pratica Scopo della tesi di Licenza: imparare a fare ricerca. Consigli per la redazione. I repertori bibliografici. Riviste, commentari, collane. Alcune risorse disponibili su Internet. L’apparato critico e la bibliografia. Metodologia esegetica: come si analizza un brano biblico? Strumenti per lo studio dell'ebraico e del greco. |
Ossandón | 3 |
LATL | Latino Liturgico Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi. Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo. Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), analisi scritta, traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano. |
Bonomo | 6 |
LAE2 | Latino elementare II In questo corso, una volta acquisite le nozioni di base, si procede con la morfologia, sia nominale (gradi dell’aggettivo, pronomi dimostrativi e relativi, avverbi) sia verbale (la voce passiva e i verbi irregolari). Si danno i primi passi nella coordinazione e nella subordinazione delle frasi. Si traducono brevi frasi e testi adeguati a questo livello. |
Mas - Henríquez | 3 |
LAP2 | Latino progredito II La sintassi del verbo: nozioni preliminari, uso dei tempi nel modo indicativo, uso dei modi nelle proposizioni indipendenti, le forme nominali del verbo. Esercitazioni: commento grammaticale e sintattico di brani tratti dalla versione latina della Sacra Scrittura (fotocopie fornite dall’insegnante). Traduzione e analisi del testo della versione latina della Lumen Fidei di Papa Francesco. |
Agus | 3 |
LAI2 | Latino intermedio II Il corso prosegue lo studio iniziato nel corso di “Latino elementare” alternando lezioni teoriche a lezioni dedicate allo svolgimento e alla correzione di esercizi. Il programma copre le seguenti aree della grammatica: MORFOLOGIA DEL NOME: il pronome relativo; i pronomi indefiniti; i numerali. MORFOLOGIA DEL VERBO: l’indicativo attivo e passivo; il supino; il participio; i verbi irregolari. SINTASSI DEL PERIODO: le proposizioni relative, temporali, dichiarative, causali, concessive, interrogative con l’indicativo; usi del supino; usi del participio; l’ablativo assoluto; la perifrastica attiva; la proposizione infinitiva; consecutio temporum dell’indicativo, del participio e dell’infinito. |
Pirrone | 3 |
EBBL2 | Ebraico biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e sintassi dell'ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre brani narrativi della Bibbia Ebraica (il corso prevede lo studio di capitoli scelti di alcuni libri storici dell'AT). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Le "forme" (binyanim) passivo riflessive del verbo forte (Nifal, Pual, Hofal, Hitpael). 2) I sette "binyanim" dei verbi deboli: I-III Alef; I Nun; I-Yod; III-He; II-Waw/Yod; Geminati. 3) Approfondimento della sintassi ebraica. |
Henríquez | 7 |
GRBL2 | Greco biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e di sintassi del greco del Nuovo Testamento. 2) Leggere e analizzare brani scelti dei vangeli (l'ultima parte del corso sarà dedicata allo studio dei cc. 8–20 del vangelo di Matteo). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Verbi della coniugazione tematica al Presente, all’Imperfetto, al Futuro e al Aoristo nella diatesi passiva. 2) Il sistema del Perfetto (e piuccheperfetto) nelle tre diatesi. 3) Il modo Congiuntivo (al Presente e all'Aoristo) nelle tre diatesi. 4) I verbi della coniugazione atematica. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
S560 | Seminario permanente di Spiritualità I |
Luque | 3 |
S441 | Seminario permanente di Storia della Chiesa I Sei sessioni di approfondimento con sei accademici esperti in Storia Moderna e Contemporanea (3 sessioni nel primo semestre e tre nel secondo). Assistenza obbligatoria per gli studenti della Specializzazione di Storia della Chiesa. La valutazione avrà ad oggetto un compito scritto dal quale si evinca che lo studente ha seguito proficuamente le sessioni e ha maturato una buona capacità di riflessione ed elaborazione personale delle conoscenze acquisite. Il professore responsabile detterà preliminarmente i parametri cui l'esaminando dovrà attenersi nel redigere il proprio lavoro. |
Fuster | 3 |
L142 | Religione, verità, salvezza. Un approccio alla teologia della religione Il corso propone una riflessione teologica sul rapporto religioso dell’uomo con Dio. Alla luce della fede cristiana, si prende in esame la forma del rapporto con Dio di chi non è cristiano: si tratta di un ambito in cui la riflessione teologica è entrata solo marginalmente, a differenza della storia e della filosofia della religione. Si riflette su cosa significhi “salvezza” nel suo concreto realizzarsi nell’esistenza del non cristiano, come frutto di un rapporto autentico con Dio, caratterizzato dal dono della grazia e dalla libera risposta dell’uomo. La questione della verità, intrinseca a un rapporto salvifico con Dio e inseparabile dal dono della grazia, viene presa in esame. I principali luoghi biblici e patristici, lo sviluppo della riflessione teologica sulla salvezza e sulla grazia, nonché gli apporti del Magistero vengono considerati, insieme ad un’analisi fenomenologica dell’esperienza religiosa, al fine di delineare la struttura fondamentale del rapporto religioso autentico, i suoi elementi costitutivi, le modalità o forme in cui esso può realizzarsi. Tra gli autori il cui pensiero costituisce un punto di riferimento per il corso si trovano: M. Scheler, C. Greco, R. Guardini, J. Daniélou, H. de Lubac, K. Rahner, B. Lonergan, J. Ratzinger. |
Vanzini | 3 |
E772 | La visione beatifica come chiave di comprensione antropologica La visione beatifica è una verità che si trova nel cuore della fede cristiana. A partire dalla Rivelazione possiamo affermare che quando raggiungeremo la visione della Trinità in Cielo realizzeremo la nostra identità in modo pieno, saremo veramente noi stessi, perché vedere Dio è il fine ultimo che configura la persona umana. Tenendo presente questo, possiamo chiederci se ancora nel nostro contesto contemporaneo è possibile affermare che una visione intellettuale di Dio ci renderà immensamente felici. Se è così, in che senso diciamo che vedremo l'essenza divina, mantenendo al contempo la distanza infinita che esiste tra Dio e noi, e quale ruolo ha Cristo nella visione immediata del Dio Trinitario. Diversi autori nel corso della storia della Teologia hanno cercato di rispondere a queste domande. L'obiettivo del corso è approfondire il tema della visione beatifica al fine di illuminare alcuni dei principali temi trattati dall'antropologia teologica, come il desiderio di Dio, la corporeità, la libertà, la temporalità, la dignità umana e la grazia. |
Vial de Amesti | 3 |
K482 | Missione dei laici e nuova evangelizzazione Il corso si propone di sviluppare una riflessione sulla missione dei laici nel contesto della nuova evangelizzazione, tra teologia liturgica, teologia dogmatica e teologia delle realtà terrene. Il punto di partenza è l'esperienza vitale della liturgia, e in particolare dell'Eucaristia come "centro” e “vertice” della vita della Chiesa. In questo senso si parte dall'esperienza celebrativa di esercizio del sacerdozio comune per inquadrare la dimensione cosmica della liturgia e il suo prolungamento nella vita quotidiana. Da qui ci si muoverà ad esplorare il ruolo del laico tra Lumen Gentium e Christifideles Laici, con un focus specifico sulla questione femminile. Lo studio si muoverà poi verso la comprensione della dimensione diaconale dell’esistenza e della ministerialità battesimale. L'ultima parte del corso sarà dedicata al tema del ruolo dei laici nella santificazione delle realtà terrene, intese come i diversi ambiti della missione del cristiano nel mondo, anche attraverso l'opera di alcuni autori significativi in questo campo. |
Zaccaria - Segoloni - Tagliapietra | 3 |
K122 | La santità della Chiesa Il corso cerca di offrire elementi utili a coloro che vogliono spiegare la santità della Chiesa in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una vasta pressione mediatica in cui le beatificazioni, le canonizzazioni, ma anche i cattivi esempi di ogni genere destano perplessità dentro e fuori la Chiesa, richiedendo risposte più ponderate. Il solo approccio dogmatico non è sufficiente per offrire una risposta soddisfacente, per cui serve una speciale attenzione al punto di vista spirituale. Il tema in esame manifesta chiaramente l'importanza di usare una metodologia che tenga conto delle diverse prospettive e si presenta, perciò, come esempio di dialogo tra diverse aree della teologia. Programma. Parte positiva: la santità della Chiesa nella Sacra Scrittura. L'aggettivo "sancta" nei Simboli. Aspetti della santità della Chiesa trattati dai Padri: la polemica montanista, i lapsi, i novaziani, i donatisti. La santità della Chiesa dall'epoca medioevale fino ai nostri giorni. Parte sistematica: aspetti teologico-culturali più rilevanti nel discorso sulla santità della Chiesa dopo il concilio Vaticano II. Il significato dell'affermazione "la Chiesa è santa": dono e missione. La santità come dono a tutti i cristiani, la santità come traguardo al quale Dio chiama tutti, la santificazione come compito di tutti i cristiani. Santi e peccatori nella Chiesa: il tema dell'appartenenza alla Chiesa e dell'influsso della santità e del peccato nella communio fidelium. L'azione santificatrice della Chiesa. La riforma della (o nella) Chiesa. La richiesta di perdono dell'anno giubilare e i temi collegati (purificazione della memoria, comunione dei santi). I frutti di santità della Chiesa: i santi, la ricapitolazione del cosmo in Cristo. |
V. C. de Salis Amaral | 3 |
E782 | L'antropologia trinitaria in Joseph Ratzinger Introduzione al corso e alla teologia di Joseph Ratzinger. Definizione biblica dell’uomo. L’uomo come ‘imago Dei’ nella Tradizione della Chiesa e nella teologia. L’uomo come ‘imago Dei’ nella teologia di Joseph Ratzinger: significato e origine della somiglianza divina dell'uomo; ‘Imago Dei’ ed essere personale; Cristo come compimento dell’uomo (cristologia relazionale di J. Ratzinger); Le virtù teologali come partecipazione dell'uomo nella filiazione divina di Cristo; la Chiesa come dimensione collettiva del compimento dell’uomo. |
Troconis | 3 |
E303 | Gesù: coscienza, libertà, redenzione Il corso avrà per oggetto lo studio della coscienza, della scienza e della libertà umana di Gesù, e sarà strutturato in tre parti. Nella prima ci si soffermerà sulla scienza di Cristo e sui temi ad essa collegati. Dopo una sintetica ricostruzione della storia della questione teologica, si analizzeranno brevemente i dibattiti contemporanei sul tema. Nella seconda si approfondirà lo studio della libertà umana di Gesù (e del suo spazio di indeterminazione), per meglio comprenderne le dinamiche. Nella terza, infine, si analizzeranno più dettagliatamente le due tematiche, applicandole al contesto della teologia della redenzione. |
Ducay | 3 |
H203 | Questioni di bioetica nel fine vita Il corso si propone di presentare i principali problemi morali che si pongono oggi in ambito medico nelle situazioni di malattia grave e fine vita: in modo particolare quelli che riguardano le decisioni sull’inizio e la sospensione delle terapie, così come il dibattito attuale in rapporto all'eutanasia e il suicidio assistito. Da questa prospettiva si approfondisce il concetto di relazione medico-paziente come perno sul quale poggiano molte delle questioni morali in studio, e l'importanza della comunicazione trai soggetti implicati in questi contesti. La presentazione viene fatta dalla prospettiva della bioetica e della teologia morale. |
Requena | 6 |
H782 | Introduzione all'etica politica L’atteggiamento nei confronti dell’ordine politico nel Nuovo Testamento. Etica personale, etica sociale ed etica politica. Presupposti antropologici del bene comune politico. Contenuti fondamentali del bene comune politico. La giustizia sociale. Orientamenti fondamentali dell’etica politica. La formazione della coscienza in materia sociale e politica. |
Rodríguez Luño | 4 |
H302 | Il Decalogo: cammino per conservare la libertà Il Concilio Vaticano II, con grande enfasi, sprona i teologi a porre la Sacra Scrittura come "l'anima della sacra teologia" (Dei Verbum 24). I teologi sono chiamati a dedicarsi con particolare attenzione al fondamento biblico della teologia morale (cfr. Optatam totius 16). Tuttavia, il percorso da intraprendere per raggiungere questo obiettivo non appare ancora del tutto chiaro. Spesso si è sentito dire che la Sacra Scrittura non fornisce un sistema morale, in quanto non è un manuale di teologia sistematica e non ha tale intento. Viene comunemente considerata semplicemente come una raccolta di storie... Eppure, nel corso della storia umana, i racconti sono stati uno dei mezzi più amati da tutte le culture per trasmettere saggezza morale. Se guardassimo alla Sacra Scrittura da questa prospettiva ci accorgeremmo quanto possano essere interessanti i racconti biblici come fonte di saggezza morale e per la riflessione su di essa. Uno dei testi più significativi per la teologia morale cattolica è il Decalogo. I dieci comandamenti hanno avuto una grandissima importanza nell'insegnamento morale della tradizione cristiana, ma spesso vengono studiati soltanto come un testo legale che ci trasmette delle regole di condotta che noi, come membri del Popolo di Dio, dobbiamo eseguire. Quando si studia il Decalogo all'interno del racconto in cui vengono trasmessi i dieci comandamenti, si scopre che sono innanzitutto il cammino che Dio ci ha segnalato per conservare la libertà che Lui stesso ci ha conquistato. |
Moya | 4 |
H312 | "Le mie lacrime nell'otre tuo raccogli" (sal 55): letture cristiane del mistero della sofferenza Se Dio è buono e può tutto quello che vuole, perché permette che gli innocenti soffrano? Questa domanda ricorre spesso in chi si è allontanato dalla Chiesa. A volte di fronte a grandi sofferenze meglio una vicinanza silenziosa. Tuttavia la Chiesa non può non avere una Parola sapiente di fronte al dramma della sofferenza umana. Non si tratta di rispondere alla domanda “perché”. Certo, una ragione dell’umano soffrire c’è, ma per la creatura sarà sempre largamente inaccessibile, tuttavia credo che la Chiesa abbia il dovere di produrre un “discorso sulla sofferenza”, che pur non avendo la pretesa di spiegare, può dar ragione di una fede che sa abitare la sofferenza. La Chiesa ha prodotto un patrimonio immenso su questo tema, e tuttavia il ciclo di studi in teologia per la preparazione al sacerdozio sembra ignorarlo quasi del tutto. Tenteremo di esplorare ciò che sulla sofferenza dice la Scrittura, soffermandoci sul testo per eccellenza: il Libro di Giobbe, ma non solo. Approfondiremo il Magistero, soffermandoci su una pietra miliare del tema, la “Salvifici Doloris” di san Giovanni Paolo. Faremo qualche accenno ai Padri. Ci dedicheremo poi a percorrere il patrimonio della Letteratura Cattolica a riguardo, esaminando sia testi filosofici che teologici che narrativi. La sofferenza ha una connotazione molto concreta, viverla è cosa molto diversa dal parlarne, ci porremo quindi in ascolto e dialogo con alcuni testimoni. La sofferenza non interpella solo la Teologia in generale, ma in diversi modi anche la Teologia Morale. Solo per citare alcune domande che l’esperienza dell’umano soffrire pone al moralista: se scopo della Morale è apprendere da Colui che è fonte della giustizia una condotta giusta ed equa, come porsi nei confronti di quello che sembra a volte un governo ingiusto della realtà da parte di Dio? In che modo tener conto della sofferenza nel giudicare la responsabilità morale di una persona? Pensiamo ad esempio alle scelte di fine-vita. È vero, come dice la Scrittura in più passaggi (cfr Eb 12), che la sofferenza in alcuni casi può essere una correzione di Dio? Tenteremo quindi di affrontare il tema della sofferenza, alla fine, anche dalla prospettiva del Teologo Moralista. |
Zucaro | 4 |
C522 | Giustificazione e figliolanza divina in San Paolo Il corso si propone di approfondire i motivi della giustificazione e della figliolanza divina nell’epistolario paolino, alla luce della riflessione teologico-morale dell’Apostolo. Dopo aver presentato una panoramica essenziale delle lettere di Paolo, il percorso si articola in otto tappe: a) il retroterra anticotestamentario della giustizia-giustificazione; b) la giustizia-giustificazione in Galati; c) la giustizia-giustificazione in Romani; d) lo sviluppo del tema nelle altre lettere paoline; e) il retroterra anticotestamentario della figliolanza divina; f) La figliolanza divina in Galati e Romani; g) La relazione tra giustificazione e figliolanza nella teologia e nella morale paolina; h) Aspetti del dibattito teologico nella storia e prospettive attuali. Conclusione. |
de Virgilio | 4 |
I152 | La vita di preghiera e la contemplazione Preghiera, evangelizzazione e santità: la diffusione dell'arte della preghiera. All'ascolto dei maestri della preghiera cristiana. Appunti sulla filosofia della preghiera: per un'apologia della preghiera. Perché pregare con la Bibbia? La preghiera nella Bibbia. Struttura trinitaria della preghiera cristiana. Gli atti fondamentali della preghiera: l'adorazione, la domanda, l'intercessione, il ringraziamento, la lode. Le espressioni della preghiera individuale: la preghiera vocale, la meditazione, la contemplazione. Lo sviluppo della vita di preghiera. |
Touze | 3 |
I452 | Storia della spiritualità medievale Contesto storico-teologico del Medioevo. La riforma cistercense. La spiritualità cistercense: san Bernardo di Chiaravalle, Guglielmo di Saint-Thierry e sant'Aelredo di Rievaulx. Tratti essenziali della scuola di san Vittore. La teologia spirituale di Ugo e Riccardo di san Vittore. Tratti essenziali degli ordini mendicanti. San Domenico di Guzmán e l'ordine domenicano. S. Francesco d'Assisi e l'ordine francescano. La dottrina spirituale di due grandi maestri del secolo XIII: san Bonaventura, teologo mistico; san Tommaso d'Aquino, maestro spirituale. |
Prosperi | 3 |
I702 | Elementi di teologia e spiritualità orientale Il corso intende offrire agli studenti un approccio ai diversi elementi che costituiscono la teologia spirituale delle diverse Chiese Orientali. Verranno prese in considerazione specialmente le Chiese Orientali di tradizione antiochena, in particolare quella Bizantina, e gli argomenti cercheranno di dare un’ampia prospettiva a partire dalla Cristologia, dalla Pneumatologia e dall’Ecclesiologia di queste Chiese cristiane. |
Nin | 3 |
I162 | Esperienza religiosa e spiritualità cristiana La centralità dell’esperienza religiosa per la spiritualità cristiana. Definizione dell’essenza della religione. Le scienze della religione. Fondamenti antropologici della religione. Rapporto dell’uomo con il sacro: l’esperienza religiosa. Tipologie e costanti religiose: simboli, miti, riti. Caratteristiche principali di alcune religioni storiche: Induismo, Buddhismo, Islam. Il problema del pluralismo religioso. Il discernimento cristiano del fenomeno religioso. Verità e dialogo interreligioso. |
Arroyo | 3 |
I792 | Psicologia della personalità applicata alla direzione spirituale La personalità è il nostro modo di essere, di pensare, di agire e reagire, di capire noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda, ecc. Ogni persona ha una propria personalità, ma non si identifica assolutamente e del tutto con essa: la supera. Ognuno, con il suo temperamento e il suo carattere, è chiamato ad essere santo –un santo diverso e unico–, benché abbia, per la sua intrinseca limitazione, dei difetti di personalità. Nella direzione spirituale qualcuno ci sostiene in questo compito, ci sospinge verso Dio, verso il Cielo, con dei suggerimenti concreti. Questa meta va ben oltre lo scopo classico della psicologia che è quello dell’equilibrio psichico. Studieremo alcune teorie psicologiche della personalità, le tappe dello sviluppo, con i suoi pericoli e conflitti, e cosa sia la maturità. Approfondiremo alcuni tratti o modi di essere rischiosi per una vita serena indirizzata a Dio e agli altri, come il perfezionismo, la dipendenza, gli scrupoli, il pessimismo, la mancanza d’identità e di autostima, ecc. Analizzeremo i consigli utili da dare in questi casi, per prevenire alterazioni e per progredire nella vita cristiana. Vedremo anche i disturbi della personalità, che condizionano in modo patologico l’agire. L’obiettivo del corso può riassumersi nel comprendere gli aspetti della personalità delle donne e degli uomini di oggi, integrandoli con l’impegno –che in primo luogo viene da Dio– nella sequela di Cristo e nell’orientamento di altre persone verso questa meta. |
Vial | 3 |
I202 | Luigi Giussani. La sua esperienza dell'uomo e di Cristo Il corso si svolgerà attraverso una serie di letture di testi di mons. Luigi Giussani, tesa ad esplicitare i nodi fondamentali del suo pensiero e della sua esperienza di evangelizzazione. Prima di ogni lezione gli studenti riceveranno l'indicazione delle letture per la lezione successiva. Ogni volta, dunque, essi saranno chiamati a rispondere riguardo la comprensione del testo ed i nessi fondamentali con la teologia. |
Camisasca | 3 |
A582 | La vocazione nella Bibbia Dopo aver illustrato l'idea di «vocazione» come chiave ermeneutica della relazione tra Dio e l'uomo, viene proposto un itinerario ragionato e progressivo di personaggi e di contesti biblici che definiscono e strutturano la dialettica vocazionale. Per l'Antico Testamento: a) Aspetti vocazionali nei racconti delle origini (Gen 1-11); b) i racconti patriarcali; c) la letteratura profetica; d) vocazione e formazione sapienziale. Per il Nuovo Testamento: a) la prassi vocazionale di Gesù nei vangeli; b) la vocazione nella riflessione paolina; c) La vocazione negli scritti giovannei. Saranno presentati i seguenti personaggi biblici: Abramo, Mosè, Samuele, Rut, Geremia, Giona, Tobia e Sara, Gesù Cristo, La Vergine Maria, Giuseppe lo sposo della Vergine Maria, Simon Pietro, i Discepoli, il Discepolo Amato. Conclusione: teologia biblica della vocazione e pastorale vocazionale. |
de Virgilio | 3 |
I662 | Spiritualità laicale Etimologia ed evoluzione semantica del termine laico. Riflessione teologica nel secolo XX sulla vocazione e missione dei fedeli laici. Insegnamenti del Magistero: il Concilio Vaticano II e l'esortazione apostolica Christifideles laici. Dimensione secolare della vita cristiana. Spiritualità propriamente secolare: l'unità di vita dei fedeli laici, la santificazione del lavoro, la santificazione nello stato matrimoniale. |
Bosch | 6 |
E672 | Liturgia e antropologia I. Il rito: storia di una crisi e di una riscoperta. II. La forma rituale: genesi e determinazione. La domanda sull'origine della ritualità. La determinazione della forma dell'atto di culto. III. L'attuazione della forma rituale. La forma rituale in atto e la sinergia dello Spirito. Caratteristiche dell'agire nell'economia sacramentale. Dalla liturgia filiale alla vita dei figli di Dio. |
Rego Barcena | 3 |
J582 | Profili giuridici della liturgia della Chiesa Si studia la dimensione di giustizia insita nella stessa liturgia ecclesiale. Dopo un panorama storico-dottrinale e una presentazione delle basi ecclesiologiche, si analizzano i rapporti e i beni giuridici intraecclesiali riguardanti la liturgia, nonché le fonti della configurazione, della promozione e della tutela di ciò che è giusto nella liturgia. Particolare attenzione viene data alle questioni sorte nell’applicazione della riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II. |
del Pozzo | 3 |
J592 | Inculturazione, adattamento e traduzione Saranno approfonditi i principi teologici concernenti le questioni di fede e inculturazione in campo liturgico. L’inculturazione, ossia il lavoro di radicare la liturgia nelle differenti culture, era prevista nella Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, dove si indicava anche la procedura da seguire da parte delle Conferenze Episcopali. Saranno considerate perciò le istruzioni relative all’applicazione della suddetta Costituzione conciliare, specialmente Varietates legitimae (1994), e gli adattamenti già previsti nei libri liturgici. Saranno inoltre studiati i vari modi per radicare la liturgia nelle diverse culture. Tenendo presente che la traduzione costituisce il primo momento di un processo di inculturazione liturgica e di adattamento, di particolare interesse sarà lo studio della istruzione Liturgia mauthenticam (2001) riguardante la questione delle traduzioni liturgiche. |
Boquiren Estacio | 3 |
J712 | L'economia sacramentale Nella liturgia, la Chiesa celebra il mistero di Cristo, rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una «disposizione» che la tradizione teologica chiamerà «l'economia della salvezza». Questo piano divino trova il suo centro nella Pasqua del Signore. Dopo gli eventi pasquali, Cristo vive e agisce nella sua Chiesa in una maniera nuova, propria di questo tempo nuovo. Egli agisce per mezzo dei sacramenti; attraverso ciò che la tradizione comune dell'Oriente e dell'Occidente chiama «l'economia sacramentale»: la comunicazione («dispensazione») del mistero pasquale nelle celebrazioni della liturgia «sacramentale». |
Díaz Dorronsoro | 3 |
J072 | Storia e teologia dei riti del sacramento dell'Ordine Il corso promuove lo studio del libro De Ordinatione dell’attuale Pontificale Romano, esaminato alla luce della liturgia dell’ordinazione nella storia, per scoprire la teologia liturgica del sacramento dell’Ordine a partire dai Praenotanda e dai diversi elementi dell’ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri e dei Diaconi. |
García-Macías | 3 |
J722 | Ermeneutica e Liturgia Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per lo studio e l’analisi dei formulari liturgici. Sacra Scrittura e Liturgia sono gli elementi costanti su cui si modula la vita di ogni comunità cristiana sia per l’intimo e profondo rapporto che le lega reciprocamente, sia perché all’interno di ogni celebrazione si crea un circolo ermeneutico tra Bibbia ed Eucologia. La prima parte del corso è dedicata allo studio dei testi eucologici; verranno forniti elementi metodologici per la comprensione dei singoli testi a partire dalle loro fonti, dalla loro storia e dalla forma in cui si presentano. La seconda parte del corso è dedicata allo studio dei formulari scritturistici delle celebrazioni; dalla formazione dei lezionari allo studio delle pericopi proposte per le diverse celebrazioni. Si cercherà di mostrare in che modo interagiscono tra loro testi eucologici e pericopi scritturistiche, in modo da giungere ad una comprensione teologica del formulario liturgico nel suo complesso. In questo processo sarà indispensabile l’uso di nuove tecnologie applicate ai testi eucologici e scritturistici. |
Zaccaria | 3 |
J662 | L'iniziazione cristiana Il corso studia la teologia liturgica dei sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Data l'estensione della teologia relativa all'Eucaristia, il corso si focalizza sul Battesimo e sulla Confermazione. Partendo dalla teologia di riferimento offerta dai Prænotanda dei libri liturgici, si studia dapprima la struttura dell’iniziazione cristiana nella storia, per poi affrontare la teologia dei riti nel percorso dell’Iniziazione cristiana degli adulti, nella celebrazione del Battesimo dei bambini ed infine nella celebrazione della Confermazione separata dal Battesimo. |
Rio García | 3 |
L102 | La struttura della celebrazione della penitenza nella storia L'origine del sacramento della penitenza nella testimonianza della Sacra Scrittura. La penitenza post-battesimale nell'epoca dei Padri. Teologia e prassi della penitenza nel Medioevo. Il sacramento della penitenza nel periodo della Riforma. La celebrazione del sacramento della penitenza nell'Età Moderna e Contemporanea: problemi e prospettive. |
Gutiérrez Martín | 3 |
C452 | Testo e contesto del Nuovo Testamento Ambiente Storico-culturale: La politica, la società - livelli sociali, i viaggi nell'antichità, l'economia, ecc.; La lingua; La religione greco-romana, sincretismi; luoghi di culto; gnosticismo; i giudaismi del primo secolo d.C; La filosofia e la corrente sapienziale giudea; Contesto Letterario (Dramma e commedie; storiografia; biografie (e i vangeli); la retorica (discorsi, epistolari); ecc.) |
Mwaura Njunge | 3 |
A522 | Testi poetici della Bibbia ebraica Si procederà alla lettura, con commento grammaticale, sintattico e filologico di alcuni Salmi ed eventualmente altri brani poetici della Bibbia. Si lavorerà anche su alcune caratteristiche della poesia ebraica. |
Serafini | 4 |
A592 | Questioni sul canone biblico La storia della formazione del canone: interesse dell'argomento e status quaestionis. Prima parte: la Bibbia Ebraica. Le testimonianze più antiche circa un numero di libri: il Contra Apionem di Flavio Giuseppe e il 4 Esdra. Paragone fra questi due testi e tentativo di spiegazione. L'idea della cessazione della profezia. Il concetto di Torah. La difesa della tradizione di fronte ad altri gruppi. Altri fattori storici e culturali che portarono alla costituzione della Bibbia Ebraica come collezione di libri. Seconda parte: la Bibbia cristiana. Le principali testimonianze nei tre primi secoli dell'era cristiana. Due modelli per spiegare la formazione del canone: dall'unità iniziale alla pluralità di correnti, oppure da una diversità originaria all'unità imposta con la forza da un gruppo dominante. |
Ossandón | 3 |
B182 | Avviamento all'esegesi del libro della Genesi La materia ha come scopo lo sviluppo teorico e pratico di un percorso metodologico di lettura e spiegazione per i testi narrativi biblici (Antico Testamento). Incentrarsi sul un libro (Genesi) faciliterà il carattere pratico del corso. Dopo alcune lezioni dedicate all'introduzione alla Genesi (definizione di una cornice ermeneutica), si procederà tramite compiti ad approfondire l'approccio al testo da tre prospettive: (1) Delimitazione. Alla scoperta di elementi potenzialmente strutturanti nella narrativa ebraica biblica. Discussione di proposte di strutturazione del testo (parti, sezioni, scene…). (2) Annotare un testo. Individuazione di domande riguardanti punti singolari: significato di termini insoliti, rapporti intertestuali, presupposti, questioni di critica testuale… (3) Commentare un testo. Ricupero della visione d'insieme dopo la tassonomia esegetica. Indirizzi di senso proposti dalle unità significative. |
Jódar | 3 |
A512 | Testi argomentativi della Bibbia greca Nel corso verranno letti testi argomentativi tratti dal Nuovo Testamento o dall’Antico Testamento greco. Lo scopo è approfondire la conoscenza della sintassi, con particolare attenzione al riconoscimento delle subordinate completive, attributive e circostanziali. Occorre che lo studente sappia leggere la lettera ai Galati e Romani 8. |
Fabbri | 4 |
N842 | I Papi del XX secolo Pio X. L’attività riformatrice: l’eliminazione dell’esclusiva; la riforma della Curia Romana e del diritto canonico; la creazione di AAS. Riforme in ambito pastorale: canto liturgico, catechesi e Comunione frequente. L’atteggiamento duttile nei rapporti con l’Italia: il Patto Gentiloni. Lo scioglimento dell’Opera dei Congressi. Le leggi francesi anticongregazioniste e di separazione. Declino dell’attività diplomatica vaticana. Il modernismo, la sua condanna e la successiva repressione. Benedetto XV. La Prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze; la politica di imparzialità della Santa Sede; la nota diplomatica del 1 agosto 1917. Conseguenze positive della Guerra sul cattolicesimo francese, italiano e tedesco. I problemi causati dalla chiamata alle armi dei chierici in Italia e in Francia. L’Opera dei Prigionieri. Le missioni e la svolta della Maximum illud. La Rivoluzione Russa e l’indipendenza della Polonia. Pio XI. La soluzione della questione romana e i Patti Lateranensi. La lotta contro i totalitarismi: comunismo e fascismi: persecuzione della Chiesa in Germania; persecuzione della Chiesa in Unione Sovietica e nella Seconda Repubblica Spagnola; interventi del papa: le encicliche Non abbiamo bisogno, Mit brennender Sorge e Divini Redemptoris. La persecuzione in Messico negli anni ‘20 e ‘30. La condanna dell’Action Française. L’Azione Cattolica. La promozione del clero autoctono nelle regioni di missione. L’enciclica Quadragesimo anno. Pio XII: la Seconda Guerra Mondiale; attività diplomatica. L’aiuto agli ebrei e i presunti silenzi di Pio XII. Il mondo del dopoguerra: il contrasto al comunismo; le persecuzioni nei paesi del socialismo reale. Azione cattolica e partiti democratico-cristiani. I cattolici nel processo d’integrazione europea. La decolonizzazione. Il dogma dell’Assunzione. La Nouvelle Théologie. Giovanni XXIII e la convocazione del Concilio Vaticano II. Il pontificato di Paolo VI e la crisi post-conciliare. Rivoluzioni degli anni sessanta. L'Ostpolitik vaticana. Lo sviluppo del movimento ecumenico. Il pontificato di Giovanni Paolo II: l’applicazione del Vaticano II. Il crollo del comunismo nei Paesi dell’Europa orientale. I viaggi pastorali del pontefice e l’attività diplomatica della Santa Sede. |
Fuster | 3 |
M631 | Storia del Concilio Vaticano I Convocazione e svolgimento del concilio. La costituzione Dei Filus. Il dibattito sull’infallibilità del papa. La pausa estiva e la sospensione per l’invasione italiana degli Stati Pontifici.Significato storico del concilio. La scelta di non far partecipare rappresentanti degli stati. La provenienza de padri conciliari: universalità. Il concilio nell’ottica del processo di unità e accentramento della Chiesa. Lo scisma dei venero-cattolici. Conseguenze in Germania e in Austria-Ungheria. Gli schemi non approvati e non dibattuti. |
Pioppi | 1 |
M152 | Storia delle istituzioni ecclesiastiche e della Curia romana Il corso di Storia della Curia romana e delle istituzioni ecclesiastiche cercherà di mostrare come la Chiesa si organizza per compire la sua missione nel mondo: organizzazione verticale e orizzontale, primato pontificio, collegialità episcopale, funzione del collegio cardinalizio, rapporto tra Chiesa universale e Chiese locale. Le istituzioni ecclesiastiche hanno preso forma lentamente, per dare risposte alle sfide storiche, congiunturali o perenni. |
Sol | 3 |
M601 | Giurisdizionalismo e Illuminismo (sec. XVII-XVIII) Tema 1. Controriforma e protestantesimo dalla pace di Augusta (1555) alla pace di Westfalia (1648) l.‑Alcune categorie storiografiche: controriforma, tolleranza, confessionalizzazione, disciplinamento; 2.‑Il periodo “des troubles” in Francia (1562‑1598); 3.‑Il protestantesimo nei Paesi Bassi. La ricattolicizzazione in Svizzera, in Ungheria, in Polonia e in Scandinavia; 4.‑Protestantesimo e controriforma in Germania; 5.‑La guerra dei Trent'anni (1618‑1648). Tema 2. La Chiesa e la nascita della scienza moderna 1.‑Inuovi presupposti nelle scienze della natura; 2.‑ Galileo Galilei (1564‑1642). Tema 3. I cattolici nel Seicento; le dispute teologiche e spirituali 1.‑"L'Europa dei devoti"; 2.‑La teologia barocca. Le controversie sulla grazia e il libero arbitrio; 3.‑La controversia giansenista; 4.‑Il quietismo. Tema 4. La Chiesa e l'Illuminismo 1.‑"La crisi della coscienza europea" alle soglie del "Secolo dei Lumi" (1680‑1715); 2.- Natura dell'illuminismo; 3.‑L'empirismo inglese. Il deismo e la massoneria; 4.‑Il razionalismo francese; 5.‑L'Aufklärung in Germania; 6.- L'illuminismo cattolico. Tema 5. Il Regalismo cattolico del XVIII secolo l.‑La Chiesa sotto lo Stato: principi del giurisdizionalismo; 2.‑Regalismo, giuseppinismo e febronianesimo; 3.‑Il sinodo di Pistoia (1786). Tema 6. I cattolici nel Settecento 1.‑Ombree luci della Chiesa nel '700. Pratica religiosa e miscredenza; 2.‑Gli attacchi contro la vita religiosa. La soppressione della Compagnia di Gesù (1773); 3.‑I papi del settecento; 4.‑I santi del "Secolo dei Lumi". |
Martínez Ferrer | 1 |
N802 | Storia del Concilio Vaticano II Il Concilio Vaticano II costituisce, senz’altro, il fatto più rilevante della Storia della Chiesa nel ventesimo secolo. Più di cinquant'anni dopo la sua chiusura non abbiamo ancora finito di svilupparne tutte le potenzialità. Il corso cerca di offrire una visione d'insieme: i precedenti storici, l'ambiente teologico e socio-ecclesiale che rese possibile il concilio, l'evolversi delle sessioni conciliari, i personaggi chiave, i documenti approvati e i principali riflessi nella vita cristiana del dopo concilio, nonché la storiografia sul Concilio. Inoltre, la vicinanza nel tempo ci permette di avere a disposizione immagini originali dell’assise conciliare. |
Díaz Dorronsoro | 1 |
M502 | L'epoca dell'umanesimo e delle Riforme (Sec. XV-XVI) Tema 1. La Chiesa e l’Umanesimo rinascimentale: 1.‑Umanesimo e Rinascimento. Lo spirito di rinnovamento e la tentazione del paganesimo; 2.‑Alcuni personaggi: Francesco Petrarca (1304-1374); Marko Marulić (1450-1524). Tema 2. I primi passi della riforma cattolica: 1.‑Gli esordi della riforma cattolica in Spagna; 2.‑Confraternite e ordini religiosi in Italia: novità e riforme. Tema 3. Le inquisizioni: 1.-Le inquisizioni medievali e l’inquisizione moderna; 2.- La situazione degli Ebrei nella penisola Iberica alla fine del XV secolo; 3.- La nascita dell’Inquisizione moderna; la bolla di Sixto IV Exigit sincerae devotionis (1-XI-1478). Tema 4. Martin Lutero (1483‑1546) e il luteranesimo: l.‑Radici della riforma luterana; 2.‑Martin Lutero: dalla crisi spirituale alla ribellione (1512‑1521); 3.‑Martin Lutero, il riformatore; la riforma e i prìncipi tedeschi (1521‑ 1555); 4.‑Valutazione della figura e della teologia di Lutero. Tema 5. Diffusione e scissione della riforma protestante: Giovanni Calvino (1509‑1564). Tema 6. La separazione dell’Inghilterra. L’anglicanesimo: 1.‑EnricoVIII (1509‑1547): i motivi e le tappe della scissione; 2.‑La resistenza cattolica; 3.‑L'anglicanesimo, tra cattolicesimo e protestantesimo (1547‑1603). [F 61] Tema 7. La riforma cattolica prima del Concilio di Trento: 1.-Il rinnovamento tomistico: la Scuola di Salamanca; 2.-I Chierici Regolari; 3.- La Compagnia di Gesù; 4.-Riforme di antichi Ordini. Tema 8. Il Concilio di Trento (1545‑1563): 1.‑Il concilio di Trento sotto Paolo III e Giulio III (1545-1549 e 1551‑1552); 2.‑L'affermarsi della riforma cattolica sotto Paolo IV (1555‑1559); 3.‑Pio IV e la conclusione del concilio di Trento (1562‑1563); 4.‑ Significato e importanza del Concilio di Trento. Tema 9. La Chiesa cattolica dopo il Concilio di Trento: 1.‑L'attuazione della riforma postridentina. I papi della riforma cattolica (1566‑1605); 2.‑ Alcuni protagonisti della Riforma: san Filippo Neri (1515-1595), san Carlo Borromeo (1538-1584), santa Teresa di Gesù (1515-1582). |
Martínez Ferrer | 3 |
iST2 | Storia delle idee contemporanee Il corso intende fornire una visione delle origini della cultura contemporanea, ambito in cui si svolgerà il lavoro di un comunicatore istituzionale della Chiesa. Il filo conduttore del corso è il processo di secolarizzazione nei suoi diversi aspetti. Particolare attenzione si darà al dialogo tra Chiesa e mondo moderno, con la finalità di comprendere cristianamente la cultura contemporanea. I temi specifici che vengono trattati sono: La Modernità: secolarizzazione e secolarità. Il Nuovo Mondo e l’epoca moderna: dal buon selvaggio al cittadino. Riforma Protestante e libertà di coscienza. Dal Vecchio al Nuovo Regime. Le origini filosofiche della Modernità. Illuminismo, Romanticismo e Idealismo. La Modernità ideologica: Liberalismo, Nazionalismo, Marxismo, Scientismo. La crisi della cultura della Modernità: il pensiero cristiano del XX secolo, il nichilismo, la società permissiva. I movimenti controculturali: femminismo, ecologia, neomaltusianismo. La Chiesa Cattolica e il mondo contemporaneo: Chiesa e rivoluzione, il Concilio Vaticano II, gli ultimi pontificati. |
Pioppi | 3 |
Q623 | Movimenti ecclesiali nella Chiesa |
Goyret - Rio García - Vigo - Lisiero | 3 |
N011 | Corso di archeologia a Gerusalemme |
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S557 | Scienza e fede nella storia teologica Una sfida importante per la Chiesa oggi è l’impressione comune che scienza e fede siano reciprocamente incompatibili. Tuttavia, scienza, fede e teologia sono state coinvolte in una complessa interazione nel corso della storia. In questo seminario, gli studenti esploreranno questa interazione da una varietà di prospettive, tra cui il pensiero antico e medievale, i documenti del Magistero, l’esperienza degli scienziati e le nuove proposte della ricerca contemporanea. Il seminario insegnerà agli studenti come impegnarsi in modo creativo con questo argomento complesso, come favorire conversazioni fruttuose con gli altri e come fornire una guida attenta a coloro che ne hanno bisogno. |
Juurikkala | 3 |
S414 | Studio di alcuni casi di coscienza Studio di 10 casi di coscienza relativi a questioni che appaiono di frequente nella prassi pastorale: ricorso ai sacramenti in situazioni particolari, cooperazione con attività disoneste, vicende affettive complesse, ecc. |
Bellocq Montano | 3 |
S544 | Il concetto di "giustizia sociale" Il seminario si propone di definire il concetto di giustizia sociale. La nostra idea è che si tratta di un termine a cui si può arrivare per vie diverse: innanzitutto attraverso un esercizio della ragione pratica che ci permette di scegliere ciò che è proprio di ogni persona e di rispettarlo. Le credenze religiose e la concezione di una giustizia divina ci permettono di sviluppare un senso più ampio della giustizia terrena. In terzo luogo, il dialogo tra persone intelligenti e libere permette di trovare un accordo sulla giustizia per vivere in società. Infine, la comprensione del diritto e del sistema giuridico come espressione di un insieme di norme sociali consolidate nel tempo. Questi percorsi: ragione, fede, dialogo e diritto costituiscono in modo integrale il concetto di giustizia sociale. |
Mendoza | 3 |
S522 | La Croce nella celebrazione: via veritatis e via pulchritudinis La croce è un segno di salvezza? È segno di vita? O, semplicemente, è segno-ricordo vivo della passione-morte di Cristo? Durante il seminario proveremo a rispondere a queste domande percorrendo due vie possibili: la via della verità (attraverso le Sacre Scritture e i Padri) e la via della bellezza (attraverso l’arte). Lungo il cammino incroceremo anche la via della liturgia (gli usi della comunità credente). Il tutto per comprendere l’eloquenza della presenza silente della croce nella celebrazione liturgica della Chiesa. |
Falanga | 3 |
S515 | Organizzazione e gestione di un ufficio liturgico diocesano Il seminario, a partire dalla ricezione degli orientamenti magisteriali e dall’ascolto di alcune “buone pratiche”, intende puntualizzare la fisionomia istituzionale che l’ufficio liturgico diocesano è chiamato ad assumere nell’ambito della Chiesa particolare. Si tenterà di delineare i settori di competenza tradizionali (redazione dei “Propri diocesani”; pastorale liturgica; canto e musica, arte) precisando gli obiettivi, gli strumenti e le risorse, nell’orizzonte delle nuove sfide poste da una pastorale integrata volta a rinsaldare sinergie con gli altri organismi ecclesiali. |
Giardina | 3 |
S563 | Musica e Liturgia Il seminario ha l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva di tutti gli aspetti relativi al canto gregoriano, “canto proprio delle liturgia romana” (SC 116), analizzandone gli sviluppi storici -almeno nei periodi cruciali di evoluzione-, studiandone la struttura e le caratteristiche morfologiche principali (declamazione, testi, modalità) e, dopo la disamina dei vari generi e stili, vederne l’influsso diretto nella e per la liturgia, di cui costituisce “parte necessaria ed integrante” (ivi 112), anche alla luce dei documenti magisteriali. Un approccio vivo e diretto, dunque, a questo repertorio spesso poco conosciuto e incompreso, per trarne gli elementi di un’efficace e critica conoscenza, al servizio della Chiesa. Completeranno le lezioni alcune esercitazioni di canto corale in cui, senza la pretesa di elevati risultati tecnici, si vuole trasmettere l’intima essenza della spiritualità di questo repertorio bimillenario. |
Bacchiega | 3 |