La Chiesa Cattolica in Ucraina in tempo di guerra è il titolo dell'incontro per studenti e docenti dell'Università organizzato mercoledì 30 marzo 2022 come attività di Vita Universitaria.
Locandina
La testimonianza e il racconto di chi la guerra la vive da vicino
“Basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace” è stato l’accorato appello di Papa Francesco all’Angelus di domenica 27 marzo in Piazza San Pietro. Anche la nostra Università si è voluta inserire in questa riflessione realizzando un incontro con studenti e docenti dedicato al contributo della Chiesa Cattolica in Ucraina mentre è in corso la guerra. L’iniziativa, appuntamento di Vita Universitaria, è stata promossa dagli stessi studenti. Vi hanno preso parte oltre 40 persone.
“La guerra non si fa solo con le armi, ma anche con la disinformazione; in queste circostanze a farne le spese è soprattutto la verità” ha esordito p. Teodosio Roman Hren, Vicario Generale dell'Esarcato Apostolico per gli Ucraini in Italia, che ha portato la sua testimonianza in presenza.
In collegamento da Leopoli c’era don Andriy Shestak, alumno della Facoltà di Comunicazione e direttore della Scuola di Giornalismo dell'Università Cattolica Ucraina (UCU), mentre da Kyiv il direttore di Caritas-Spes Ucraina, don Vyacheslav Grynevych, anch’egli alumno di comunicazione.
Gli ospiti hanno raccontato, dalla loro visuale, ciò che sta accadendo in Ucraina, cosa fanno personalmente per stare vicino alla popolazione, e come concretamente la Chiesa sta sostenendo i profughi che arrivano in Europa, “non solo con la preghiera ma anche con aiuti umanitari”, ha ricordato P. Hren. Ha anche fatto riferimento alla paterna attenzione di Papa Francesco, che sin dal primo giorno del conflitto ha espresso parole di condanna per una guerra insensata, crudele, a cui occorre porre fine il prima possibile.
Andriy Shestak ha fatto riferimento all’indipendenza dell’Ucraina come stato sovrano, che si trova oggi “a dover subire l’occupazione del proprio territorio”. Tuttavia, attraverso la Scuola che dirige, hanno creato un network che collabora con diverse Università in tutta Europa per agevolare la trasmissione di notizie verificate su quanto accade nel Paese. Tra le altre cose, l’Università Ucraina sta anche dando riparo a diversi giornalisti che hanno dovuto abbandonare le zone del conflitto.
Il Direttore di Caritas-Spes, Vyacheslav Grynevych, ha spiegato l’urgenza di dare risposte allo stato di emergenza in cui versa l’Ucraina: “mandiamo aiuti umanitari, dai medicinali ai viveri, collaboriamo con i preti ortodossi, stiamo cercando di lavorare alla ricostruzione delle città distrutte e anche alla ricostruzione della dignità umana che questa guerra ha calpestato”.
A chiudere l’incontro il Rettore Luis Navarro: “siamo uniti a chi soffre, ai nostri studenti ucraini e alle loro famiglie. Conoscere meglio il dramma umano che l’Ucraina sta vivendo ci spinge a pregare di più e ad aiutare concretamente. La nostra Università è vicina a chi sta soffrendo a causa di questa guerra”.
Valentina Ciaccio