"Francesco, un Papa che giornalisticamente va solo accompagnato". Incontro con Vania De Luca di Rainews24
Il 13 gennaio 2021, gli studenti e i professori della Facoltà di Comunicazione hanno incontrato la dott.ssa Vania De Luca, vaticanista di RaiNews24 dal 1995 e, dal 2016, presidente dell'Unione Cattolica Stampa italiana (UCSI).
La giornalista si è soffermata sul ruolo della RAI nel rapporto con la Città del Vaticano e nel racconto degli eventi della Santa Sede. Dopo alcune riprese legate al Concilio Vaticano II (tra cui il celebre "discorso alla luna" di San Giovanni XXIII) alla RAI fu affidata, nel 1964, la missione di seguire per la prima volta televisivamente il viaggio di San Paolo VI in Terra Santa, e così trasmetterlo a tutto il mondo. Attualmente la RAI segue la Santa Sede attraverso tutti i suoi canali e telegiornali, anche con programmi che hanno come specifico interesse la tematica religiosa.
La sua carriera
La De Luca ha cominciato a lavorare per la Rai sin dai primi anni di carriera, sopratutto in conduzione. Con RaiNews24 ha seguito l'ultima parte del pontificato di San Giovanni Paolo II e, in particolare, la sua dipartita, quindi gli anni di Benedetto XVI e, ad oggi, Papa Francesco. Con l’elezione di Bergoglio, la giornalista ha ammesso di aver dovuto modificare il suo modo di lavorare a causa della personalità del Papa argentino: “Francesco - ha affermato - è una bomba comunicativa. Molte volte sua Santità aggiunge contenuti a braccio alle sue omelie oppure fa dei cambiamenti al "protocollo". In quel caso il vaticanista deve essere preparato a una sorpresa continua. Io penso che il pontificato di Papa Francesco abbia nell’elemento comunicativo una delle sue chiave di lettura: è un Papa efficacissimo in diretta".
"Con Bergoglio e i suoi discorsi a braccio, spesso molto più interessanti del discorso preparato, c’è una continua imprevedibilità”. A questo riguardo, la vaticanista di Rainews24 ritiene che sin dal primo momento dell'elezione sia apparso chiaro come Francesco non avesse bisogno dei giornalisti in senso stretto: "bastava metterlo in diretta”. E ha raccontato una confidenza del suo direttore di allora, per cui si tratta di un Papa che “non ha bisogno di essere presentato; ha bisogno di essere accompagnato”.
La giornalista ha inoltre sottolineato un pensiero caro al compianto Cardinale di Milano Carlo Maria Martini: “Non è tanto importante se il vaticanista sia credente oppure no; l’importante è che sia rispettoso del Mistero”. Durante i propri interventi televisivi bisogna dunque essere coscienti del pubblico a cui ci si rivolge e della straordinaria importanza di ciò che si sta raccontando.
In questo racconto della sua esperienza, Vania De Luca ha trasmesso l’entusiasmo, l’impegno e la responsabilità che bisogna assumere in ogni vicenda professionale, senza tralasciare l’importanza della competenza e della preparazione, dell’umiltà e della dignità di chi lavora come giornalista.
Suor Johana, MJVV.
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