L’aiuto e l’esperienza dei laici nella pastorale familiare
La terza sessione del II Corso sull'accompagnamento sacerdotale nel cammino matrimoniale è stata una grande opportunità per ascoltare i protagonisti della pastorale: i coniugi.
Il Centro di Formazione Sacerdotale ha voluto così esaudire il desiderio di Papa Francesco, espresso nell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, di far partecipare i coniugi sposati alla formazione dei sacerdoti, data la loro esperienza nella dinamica familiare e nell’educazione dei figli.
Il dottor Danilo Gentilozzi e la dottoressa Annamaria Roggero, sposati e genitori di quattro figli, hanno impostato la loro esposizione sull’aiuto che aspettano da parte dei sacerdoti in parrocchia, sia per lo sviluppo della propria vida di fede come coniugi sia per l'educazione dei loro figli.
Innanzitutto è stato chiarito che i genitori sono i principali responsabili dell’educazione dei figli, la quale deve iniziare necessariamente nella vita in famiglia, e non nella catechesi. In questo senso, i parroci hanno una doppia funzione: formare sia i genitori che i ragazzi, accompagnandoli tramite la direzione spirituale e la celebrazione dei sacramenti.
Il sacerdote comunque è una figura di riferimento per i ragazzi, e deve comportarsi in maniera che il suo esempio sia anche un modo per formare i giovani.
Infine i coniugi hanno sintetizzato in due punti il modo più adeguato per formare i giovani in modo cristiano: contestualizzare la dottrina alla loro situazione concreta (es. casa, scuola e amici); e presentare poi il risultato in modo chiaro ed esplicito, soprattutto quando il ragazzo cresce ed il ruolo degli amici si fa più determinante.
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