Giornata di studio su Niels Steensen (1638-1686)
SCIENZA, FILOSOFIA E RELIGIONE
Roma, 7 maggio 2019
Nel 2019 decorrono 350 anni dalla pubblicazione di due opere molto note dello scienziato danese Niels Steensen (1638-1686): il Discorso sull’anatomia del cervello e il Prodromo. La prima apre la via alle questioni metodologiche per lo studio del cervello, e segna un momento cruciale nella separazione tra la medicina e la scienza da una parte, e le speculazioni filosofiche, dall’altra. La seconda, il Prodromo, si considera l’opera che da inizio alla geologia come scienza.
L’effemeride offre l’opportunità̀ di riflettere sul rapporto della scienza con la filosofia agli albori della scienza moderna. Infatti, Steensen riuscì a far confluire alcuni dei nuovi indirizzi scientifici del Seicento in una procedura di grande fecondità̀ per la conoscenza della natura. Egli seppe inoltre coniugare in una singolare simbiosi, rigore metodologico e apertura verso le dimensioni più̀ universali della ragione.
In questo contesto sembra importante approfondire il rapporto tra lo scienziato danese e gli scienziati e filosofi più̀ noti dell’epoca. Qual è stato l’influsso di alcuni filosofi moderni su le innovazioni di Steensen? Quale contributo egli ha dato al loro pensiero? Più specificamente, cosa ha detto la scienza del Seicento alla filosofia, e quale stimolo essa ha ricevuto dalla filosofia e dalla religione?
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