Ciclo Istituzionale, Secondo Anno
1° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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iAL2 | Antropologia e Letteratura II Questa materia prevede la lettura guidata di alcune opere di narrativa considerate significative nella formazione della cultura umanista del nostro tempo. Il percorso di letture ha l’obiettivo di far conoscere “in diretta” diversi autori e opere sia del passato che contemporanei, permettendo allo studente di sviluppare un pensiero narrativo che abbraccia una logica legata alle azioni umane (desideri, emozioni, affetti, credenze) e alle interazioni tra individui (regole e motivazioni sociali), in un atteggiamento di ascolto ma anche di critica costruttiva rispetto ai diversi modi di pensare e di esistere proposti nei testi. Molti argomenti di comunicazione della Chiesa presuppongono questioni legate all’antropologia e a una determinata concezione dell’essere umano da individuare non in astratto ma nel concreto della vita e degli eventi; nella lettura delle opere letterarie lo studente, entrando in contatto con la vita dei personaggi nelle diverse prospettive degli autori, ha l’opportunità di confrontarsi e dialogare su temi antropologici che appartengono intrinsecamente alla fede cristiana e alla sua comunicazione, in una modalità concreta ed esistenziale. Per gli studenti di altre facoltà che vogliano iscriversi al corso: occorre iscriversi prima dell'estate che precede l'inizio delle lezioni, perché nella stagione estiva gli alunni di questa materia hanno da leggere un romanzo sul quale si lavorerà all'inizio dell'anno accademico. |
Bergamino | 3 |
iEI3 | Etica informativa I. Rapporto Etica-Informazione. La professione giornalistica e il suo campo d’azione. Deontologia giornalistica. II. Verità dell’informazione e verità filosofica. Obiettività, imparzialità, neutralità e verità nell’informazione giornalistica. III. Libertà e indipendenza d’informazione. Libertà di stampa, libertà informativa e libertà d’espressione. I limiti morali alla libertà di espressione nell’informazione. I limiti della libertà di espressione artistica. IV. Il diritto-dovere di rettifica. V. La giustizia come virtù fondamentale del lavoro informativo. Relazione tra giustizia, libertà e verità. La calunnia. La lealtà e i limiti nella pubblicazione delle informazioni. Informazione e diritti umani. VI. Intimità, privacy e informazione giornalistica. VII. Il sensazionalismo moderato ed esagerato. Occultamento, omissione, tergiversazione, plagio, corruzione e servilismo. Le supposizioni e i diversi modi di sottrarsi alla responsabilità. VIII. Informazione e violenza. Il terrorismo e la propaganda terroristica. Giornalismo e conflitti. Giornalismo per la pace e giornalismo di pace. IX. Il segreto professionale. Natura del segreto professionale giornalistico: diritto o dovere. Il problema della legalizzazione del segreto professionale dell’informazione. Analisi comparata dei vari codici deontologici e delle leggi. X. Comunicazione e informazione. La distinzione aristotelica degli usi del linguaggio. Una distinzione chiave per caratterizzare le professioni dell’informazione e della comunicazione. |
González Gaitano - Pujol Soler | 5 |
iMI1 | Industrie e mercati dell'informazione Industria e mercati non sono due concetti che vengano in mente quando si pensa alla comunicazione. Invece, i comunicatori lavorano in un mercato che opera all’interno di una industria, nella quale si compra, si vende, si vince, si perde, si domina o si fallisce. In questo corso si analizzano le aziende del mondo della comunicazione dal punto di vista imprenditoriale. Le lezione sono strutturate seguendo la catena di valore, che distingue ad ogni singola impresa: la mission e i valori; il contesto; la struttura organizzativa e il piano strategico; la scelta dei mezzi tecnici; il capitale umano; il prodotto informativo; la commercializzazione; e la distribuzione. Inoltre, si studia la evoluzione del mercato informativo, fin dagli inizi alle nuove aziende risultanti dalla digitalizzazione, senza dimenticare i colossi mediatici. |
Narbona Cárceles | 2 |
iTFA2 | Teologia fondamentale I Introduzione generale al trattato di Teologia Fondamentale: finalità, oggetto e breve profilo storico. Teologia della Rivelazione. Religione, mistero di Dio e Rivelazione. Introduzione alla nozione di Rivelazione (Antico e Nuovo Testamento, Padri della Chiesa, teologia medioevale). Natura e forme della Rivelazione nell’insegnamento del Magistero della Chiesa fino al Concilio Vaticano II. La natura e le caratteristiche della Rivelazione secondo la costituzione dogmatica Dei Verbum. La Rivelazione che Dio fa di se stesso e del mistero del suo amore salvifico: la tradizione e l’esperienza religiosa del popolo di Israele. L’incarnazione del Verbo in Cristo e il suo mistero pasquale, compimento e pienezza della Rivelazione. Lo Spirito Santo e la sua missione nella Chiesa nell’economia della Rivelazione trinitaria. La Fede, dono di Dio e risposta dell’uomo. Riflessione antropologico-teologica sulla fede. La fede nella Sacra Scrittura. La fede secondo il Magistero della Chiesa. La valenza cristologica e la valenza ecclesiale della fede. La trasmissione della Rivelazione nella Chiesa. Il rapporto fra Rivelazione e Chiesa. La Chiesa, custode della Rivelazione e soggetto della sua trasmissione: la nozione di Tradizione e i suoi rapporti con la Sacra Scrittura. Rivelazione e Magistero: indefettibilità della Chiesa e infallibilità del Magistero. |
Wauck | 4 |
iCO2 | Comunicazione digitale I La comunicazione mediata dai sistemi informatici – e in particolare quella realizzata sulla rete Internet – sta acquisendo un ruolo sempre maggiore all’interno delle organizzazioni e nei loro rapporti con il mondo esterno, così come nell’intera cultura e quindi anche nella Chiesa. Il corso illustra i principali strumenti per la progettazione della comunicazione integrata e le dinamiche del cloud computing; la conoscenza delle tecnologie e dei dispositivi digitali che compongono i sistemi di telecomunicazione, l’analisi e la valutazione del loro utilizzo, i concetti fondamentali e i criteri di valutazione e di discernimento. Infine, il corso presenta come analizzare, creare e gestire progetti digitali in ambito ecclesiale e offre alcuni accenni teologici per la loro fondamentazione. |
Ruiz | 5 |
iMS2 | Marketing dei servizi Obiettivi- Il corso si propone di definire un quadro di riferimento che permetta di conoscere i fondamenti e le potenzialità del marketing, approfondendo soprattutto le specificità del marketing dei servizi, che prevedono: la progettazione dell’offerta, le strategie, la qualità del servizio, la creazione di valore, la comunicazione e la gestione delle relazioni. Nel corso si farà anche riferimento alle tecnologie digitali e ai canali on line per promuovere i servizi, con particolare attenzione alle organizzazioni non-profit. Programma- L’insegnamento prevede un’articolazione sui seguenti temi: 1. L’orientamento al mercato. Verrà presentato e discusso il marketing come approccio che mette il consumatore, o il fruitore dei servizi, al centro dei processi decisionali aziendali. Le imprese marketing oriented analizzano così la domanda di mercato, i bisogni, i problemi dei consumatori, per riuscire a offrire prodotti, servizi e soluzioni, in modo migliore rispetto alla concorrenza. 2. Le ricerche di mercato. In un mercato sempre più competitivo è importante che le aziende conoscano e comprendano bene il proprio settore e le preferenze dei loro consumatori/utenti. Le ricerche aiutano a conoscere le ultime tendenze di mercato al fine di sviluppare strategie coerenti e al passo con i tempi. Spiegheremo perché le ricerche di mercato sono sempre più importanti e la differenza tra le ricerche quantitative e qualitative 3. La strategia di marketing. La definizione di una strategia di marketing si fonda sulla natura del vantaggio competitivo che rispetto alla segmentazione del mercato, alla selezione del target e all'individuazione del posizionamento, permette di contraddistinguere un brand dai concorrenti. Spiegheremo anche la differenza tra pianificazione strategica e strategia tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. 4. Dal prodotto al servizio. Le politiche di prodotto considerando le specificità dei servizi interessano: la progettazione e la gestione dei processi di produzione e di erogazione del servizio, gli elementi core e i servizi supplementari, il miglioramento della qualità del servizio, la gestione delle relazioni e le strategie di fidelizzazione. 5. Piano di marketing. Come documento strategico che delinea la strategia e le tattiche necessarie per individuare, promuovere e commercializzare un prodotto o un servizio. 6. Brand Strategy. Piano a lungo termine per la creazione e/o lo sviluppo di un brand che sappia creare valore, che sia in grado di dialogare con i suoi pubblici e raggiungere obiettivi misurabili per il proprio “business” sia esso profit o non profit. 7. Il marketing per il non-profit. Far capire che le tecniche e gli strumenti del marketing: pianificazione strategica, gestione e organizzazione delle risorse, definizione del marketing mix, si possono usare, con successo, anche in favore delle organizzazioni non profit. |
Destito | 4 |
iCR5 | Comunicazione radiofonica Evoluzione del mezzo radiofonico. Aree di lavoro della comunicazione radiofonica: la regia, lo studio, i locali ausiliari. Strumenti tecnici per la comunicazione radiofonica: microfoni, mixer, registratori, sistemi di montaggio digitali. Elementi del linguaggio radiofonico: voce, musica, effetti sonori. Il processo di elaborazione di un programma radiofonico: pre-produzione, produzione, distribuzione. La pre-produzione: le risorse umane e finanziarie, la scaletta, la scrittura delle notizie, la ricerca delle basi musicali ed effetti sonori. La produzione: tecniche di parlato radiofonico (dizione, articolazione, espressione, respirazione), il missaggio alla console, il montaggio audio digitale con software multitraccia. La distribuzione: il palinsesto radiofonico, il clock, le emittenti di formato. Parte pratica in studio: registrazione di dibattiti, interviste e programmi di attualità; scrittura, presentazione, registrazione e montaggio di notizie, giornale radio, inchieste radiofoniche e jingles; creazione di una radio e di un palinsesto. |
Russo - Milán | 10 |
iPS3 | Public Speaking La materia presenta gli elementi fondamentali di una comunicazione orale efficace. Le qualità personali dell’oratore e gli atteggiamenti profondi su cui poggia la comunicazione orale. Le diverse situazioni comunicative in funzione dei tipi di pubblico a cui ci si rivolge e dei mezzi di comunicazione utilizzati. Le modalità per costruire un discorso efficace in base al fine perseguito: informare, persuadere, intrattenere, ecc. Il corso si struttura prevalentemente in due parti. Nella prima sezione si studiano in modo pratico i principi della oratoria classica di Aristotele, Quintiliano e Cicerone. Nella seconda parte si analizza il contenuto dei discorsi alla luce delle moderne tecniche del Public Speaking e della “Psicologia della persuasione”. |
Tapia Velasco | 8 |
2° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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iBI1 | Bioetica e questioni di inizio vita p { margin-bottom: 0.21cm; } Le questioni etiche che riguardano la vita umana nel suo inizio sono state da sempre oggetto di interesse da parte dell’opinione pubblica. Gli sviluppi della biotecnologia in questo ambito hanno influenzato una riflessione bioetica specifica, che prende in esame sia i temi classici, come l’aborto nelle sue diverse forme, sia altri, come quelli riguardanti le tecniche di procreazione assistita. In questo corso verranno studiate queste problematiche dal punto di vista clinico e bioetico, alla luce degli insegnamenti della dottrina cristiana. Saranno affrontati argomenti di grande attualità, quali: lo statuto dell'embrione umano e il rispetto che merita; la diagnosi prenatale; le terapie intrauterina; alcune questioni riguardanti l'aborto e la contraccezione; il cosiddetto aborto terapeutico; l'aborto in feti handicappati; la richiesta di aborto in un ospedale cattolico; la procreazione artificiale; la crioconservazione degli embrioni; la maternità surrogata. |
Sielberberg | 2 |
iGP1 | Gestione e promozione del patrimonio culturale-religioso Il patrimonio culturale europeo è costituito in gran parte da un patrimonio religioso, di cui una parte importante è proprietà della Chiesa. Non è soltanto un patrimonio materiale (edifici e opere d'arte), ma anche immateriale (musica sacra e sacre rappresentazioni, feste, pellegrinaggi, ecc.). Il valore culturale di questo patrimonio non è in contraddizione con il fine fondamentale di questi oggetti o attività, cioè l’evangelizzazione. Il moderno approccio alla gestione dei beni culturali è ben consapevole della necessità di rendere visibile e accessibile la storia narrata da questo patrimonio che, nel caso di quello religioso, è la Storia della Salvezza. Questo racconto, realizzato in modo professionale, può diventare uno strumento di evangelizzazione e permettere ai fedeli di comprendere meglio i contenuti della fede (intelligo ut credam). Allo stesso tempo, può anche aprire a persone non particolarmente vicine alla fede (ad esempio, turisti o persone con interessi artistici o musicali) vie di comprensione e di approccio alla fede. il corso si propone pertanto di illustrare le potenzialità del patrimonio religioso per l’evangelizzazione e di fornire criteri per la loro gestione professionale. |
Díaz Dorronsoro - Banús | 2 |
iSG2 | Sociologia generale e della comunicazione Il corso di Sociologia generale e della comunicazione intende fornire i concetti fondamentali per l’analisi della società nei suoi diversi livelli e articolazioni. Gli elementi costitutivi della società e i processi fondamentali della vita sociale: 1) i gruppi sociali, 2) ruoli e interazione sociale, 3) socializzazione, conformità e devianza, 4) la stratificazione sociale. Cultura e comunicazione: 1) definizioni di cultura, 2) caratteristiche principali della/delle cultura/culture, 3) le funzioni della cultura, 4) gli elementi costitutivi delle culture, 5) il rapporto tra cultura e comunicazione, 6) le teorie fondamentali della comunicazione. Le principali istituzioni sociali: 1) la famiglia, 2) il sistema dell’istruzione, 3) la religione, 4) il sistema economico, 5) Il sistema politico. Il cambiamento sociale e culturale: le diverse teorie. |
Gili | 4 |
iTS3 | Teoria e storia del cinema A. Il cinema come arte e industria. The Movie Industry. La “Teoria dell’Autore” e i suoi limiti. Approccio al cinema come arte: la sceneggiatura e la messa in scena; fotografia, montaggio, suono. B. Breve panoramica della storia del cinema. L’invenzione del cinema e i primi anni (1895-1918): presupposti e precursori; dai Lumière a Méliès; il cinema americano e D.W. Griffith. Ultimi anni del muto (1919-1929): impressionismo ed espressionismo, la scuola sovietica, lo stile internazionale e C.T. Dreyer, le altre avanguardie. Il cinema documentario: Robert Flaherty e il documentario esotico, il cine-occhio di Dziga Vertov, Leni Riefenstahl e il cinema di propaganda. Lo Studio-System a Hollywood (1930-1945): struttura dell’industria, innovazione continua, la lunga ombra di Orson Welles, trasformazione dei generi. Il cinema americano del dopoguerra (1946-1967): il caso Paramount, mutamenti sociali e culturali, sfide alla censura e il “maccarthismo”, storie e stili, maturazione e crisi dei generi. Il cinema europeo del dopoguerra: il Neorealismo italiano. Nuove proposte e cinematografie giovani (1958-1968): dal Free Cinema alla Nouvelle Vague e le altre ondate. Gli anni 70 e la rinascita di Hollywood. Tendenze del cinema contemporaneo. |
Fuster Cancio | 5 |
iTFB4 | Teologia fondamentale II La credibilità della Rivelazione. La dimensione apologetica della teologia fondamentale: sguardo d’insieme. I “motivi” di credibilità e la loro collocazione intrinseca alla Rivelazione. Il ruolo dei praeambula fidei in un programma teologico-fondamentale. Sul rapporto fra credibilità, segno e testimonianza. L’auto-testimonianza di Dio nel Primo Testamento: la credibilità della parola divina fra promessa e compimento. La persona di Gesú di Nazaret, centro della credibilità della Rivelazione cristiana. Le testimonianze storiche su Gesú di Nazaret. La psicologia di Gesú. I segni di Gesú: l’appello a credere, motivato dalle opere e dai miracoli. La verità della resurrezione di Gesú Cristo, fra fede e storia. Le obiezioni al risuscitamento di Gesú di Nazaret . La Chiesa, testimone della carità di Gesú Cristo e della sua resurrezione, nell’economia dei motivi di credibilità della Rivelazione. La trattazione classica delle viae historica, notarum ed empirica: l’evoluzione della loro comprensione in epoca contemporanea. La continuità fra l’evento cristiano e la trasmissione del suo messaggio salvifico nella Chiesa cattolica. La testimonianza, categoria costitutiva e motivo di credibilità della Rivelazione. La rivelazione cristiana in rapporto con le religioni. La singolarità della Rivelazione giudeo-cristiana e i suoi tratti caratteristici in rapporto alle tradizioni extrabibliche. Unicità e originalità della mediazione del Cristo in un contesto interreligioso. Il documento della CTI, Il cristianesimo e le religioni (1996). I punti di riferimento dottrinali del documento della CDF, Dominus Iesus (2000). Approfondimento filosofico-teologico sulla natura della religione in rapporto all’evento cristiano. |
Wauck | 4 |
iRL2 | Filosofia della religione Premesse metodologiche. Religione e filosofia. La filosofia della religione: nascita, sviluppo, oggetto, metodo. Filosofia e scienze della religione. L’essenza della religione. La religione nello sviluppo del pensiero filosofico. Il rapporto dell’uomo con il sacro. I fondamenti antropologici della religione. Realtà e trascendenza del sacro. L’esperienza religiosa. Simboli, miti, riti. Le tipologie e le costanti religiose. Breve presentazione e analisi filosofica delle principali religioni. Programma Introduzione 1. Dall'Universitas Christiana alla dissoluzione postmoderna |
Tapia Velasco | 4 |
iCR5 | Comunicazione radiofonica Evoluzione del mezzo radiofonico. Aree di lavoro della comunicazione radiofonica: la regia, lo studio, i locali ausiliari. Strumenti tecnici per la comunicazione radiofonica: microfoni, mixer, registratori, sistemi di montaggio digitali. Elementi del linguaggio radiofonico: voce, musica, effetti sonori. Il processo di elaborazione di un programma radiofonico: pre-produzione, produzione, distribuzione. La pre-produzione: le risorse umane e finanziarie, la scaletta, la scrittura delle notizie, la ricerca delle basi musicali ed effetti sonori. La produzione: tecniche di parlato radiofonico (dizione, articolazione, espressione, respirazione), il missaggio alla console, il montaggio audio digitale con software multitraccia. La distribuzione: il palinsesto radiofonico, il clock, le emittenti di formato. Parte pratica in studio: registrazione di dibattiti, interviste e programmi di attualità; scrittura, presentazione, registrazione e montaggio di notizie, giornale radio, inchieste radiofoniche e jingles; creazione di una radio e di un palinsesto. |
Russo - Milán | 10 |
iPS3 | Public Speaking La materia presenta gli elementi fondamentali di una comunicazione orale efficace. Le qualità personali dell’oratore e gli atteggiamenti profondi su cui poggia la comunicazione orale. Le diverse situazioni comunicative in funzione dei tipi di pubblico a cui ci si rivolge e dei mezzi di comunicazione utilizzati. Le modalità per costruire un discorso efficace in base al fine perseguito: informare, persuadere, intrattenere, ecc. Il corso si struttura prevalentemente in due parti. Nella prima sezione si studiano in modo pratico i principi della oratoria classica di Aristotele, Quintiliano e Cicerone. Nella seconda parte si analizza il contenuto dei discorsi alla luce delle moderne tecniche del Public Speaking e della “Psicologia della persuasione”. |
Tapia Velasco | 8 |