XIII Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa
Rilevanza e ascolto:
comunicare il messaggio cristiano nella pluralità delle voci contemporanee
Roma, dal 2 al 4 maggio 2023
Gli svariati dibattiti che intrecciano l’opinione pubblica stanno generando un contesto di voci plurali, che in parte arricchiscono il dialogo e in parte producono confusione e tensioni, perché si propongono soluzioni che raramente lasciano spazio a chi la pensa diversamente.
Al rumore informativo si aggiunge un’agenda pubblica nella quale spesso si impongono alcuni argomenti che, come buchi neri, oscurano completamente altri temi che sono ugualmente fondamentali per la persona e la società, e nei quali la Chiesa potrebbe arricchire la conversazione e la ricerca del bene comune e diventare una voce autorevole.
Gli uffici di comunicazione della Chiesa, nel loro impegno di trasmettere la bellezza della proposta cristiana, hanno la sfida di allargare il dibattito per non rimanere intrappolati in preconcetti che rafforzano soltanto determinati cliché e impediscono di affrontare le questioni nella loro ampiezza.
In tempi di cambiamento sociale la propria identità viene messa alla prova. In mezzo alla voragine o ad una crisi non si riesce a discernere e individuare con chiarezza i valori fondamentali dell'istituzione. I comunicatori possono aiutare i responsabili dell'istituzione a mettere in luce l'essenziale del proprio messaggio e, quando fosse necessario, stimolare i cambiamenti dovuti per essere fedeli alla propria missione, lasciando andare la zavorra accumulata negli anni in un momento che richiede flessibilità e capacità di trasformazione. Queste sono attività che spesso generano incertezza e tensioni interne ma, come dice Papa Francesco, "essere fedeli comporta la capacità di cambiare".
Allo stesso tempo, il ruolo del comunicatore è ugualmente fondamentale per ascoltare le diverse opinioni, introdurre serenità nel dibattito e curare molto il linguaggio per recuperare i tratti identitari e ricordare la missione.
Come stimolare il dialogo interno per accrescere la fiducia tra le persone che condividono una stessa fede? Come è possibile combinare unità e pluralità nel dibattito interno alla Chiesa? È necessario ascoltare le critiche? È possibile diventare rilevanti nel dibattito pubblico e riprendere l’iniziativa nella proposta di soluzioni?
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