Conclusa la VII Settimana di Studio per formatori di seminari: "Amicizia con Cristo e amore disinteressato..."
Dal 31 gennaio al 4 febbraio 2022 si è svolta la VII Settimana di Studio per Formatori di Seminari, con il titolo «Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero». La formazione nella e per la libertà nel cammino sacerdotale.
L'attività, indirizzata a sacerdoti con incarichi nei seminari, ha promosso una riflessione comune e un proficuo confronto fra i diversi protagonisti nella formazione dei candidati al sacerdozio.
Ad aprire i lavori, il Prefetto della Congregazione per il Clero, Lazarus You Heung-Sik, e il Gran Cancelliere dell'Università e Prelato dell'Opus Dei, Fernando Ocáriz.
L'attività si è svolta in modalità di partecipazione mista, presenziale e telematica (in streaming o in differita).
Si è conclusa la 7ª Settimana di studio per formatori di seminari
Amicizia con Cristo e amore disinteressato: le chiavi per sacerdoti davvero liberi
Tra i docenti, il Prefetto della Congregazione per il Clero, il Prelato dell’Opus Dei e il Cardinale Vicario di Roma. Oltre 70 i partecipanti da varie nazioni
Cosa è veramente la libertà all’interno di un percorso vocazionale? E come essere dei formatori di futuri sacerdoti credenti ma soprattutto credibili? Sono alcuni degli interrogativi a cui si è cercato di rispondere nel corso della Settimana di Studio per i formatori di seminario di quest’anno, promossa dal Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce dal 31 gennaio al 4 febbraio. Più di 70 i partecipanti da varie nazioni a questa settima edizione, che si è svolta sia in presenza che online.
Libertà matura
“Solo nell’ambito del libero rapporto personale, familiare e di amicizia con Cristo i candidati al sacerdozio possono far fiorire la propria umanità”, ha detto in apertura dei lavori il Prefetto della Congregazione per il Clero, Lazzaro You Heung sik. Gli ha fatto eco il Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere dell’Università della Santa Croce, Fernando Ocáriz, spiegando che “l’amore deve essere inteso come senso ultimo della libertà”. Un amore che “non è solo sentimento ma atto libero della volontà; un perno, la base solida su cui poggiare le proprie scelte e di conseguenza la propria vocazione”. Arturo Bellocq, docente di Teologia Morale alla Santa Croce, ha concluso la prima giornata approfondendo il percorso di formazione della libertà interiore, attraverso l’acquisizione di “una reale capacità di fare della propria vita una cosa bella e grande, di cui valga la pena, anche se sarà faticoso”.
Educazione alla libertà
Nella seconda giornata si è riflettuto sull’importanza dell’educazione in questo ambito. È intervenuto il Cardinale Vicario di Roma, Angelo de Donatis, che ha posto l’accento sul concetto di “obbedienza” inteso come cammino di libertà necessario per un giusto e sano discernimento. Parlando poi di credibilità dei pastori e di chi li forma, ha ricordato che “la dimensione migliore è camminare sempre con la consapevolezza di essere in formazione.
Nessuno è arrivato. Anche il formatore deve sentirsi nella dimensione della conversione e la conversione non si raggiunge mai. È tutta la vita che si è in conversione”. Andrea Ripa, Sottosegretario della Congregazione per il Clero, ha invece esposto alcune norme necessarie per rispettare la libertà del seminarista, non solo per evitare di inquinarne le scelte ma soprattutto per aiutare il candidato a prendere una decisione efficace nell’ambito della propria vocazione.
Libertà di figli
La “Libertà dei figli di Dio” è stato il tema della terza giornata. L’intervento di Mariano Fazio, vice Gran Cancelliere della Santa Croce, ha affrontato i principali ostacoli nel cammino verso la libertà: il sentimentalismo e il volontarismo: “Non si tratta di non compiere il nostro dovere o di non lottare per raggiungere i nostri obiettivi”. Ciò che conta davvero è che cerchiamo di “adempiere quei doveri o propositi per amore, con la libertà dei figli di un Padre che sa che mettiamo la buona volontà, anche se a volte potremmo non riuscirci”. In collegamento streaming P. Amedeo Cencini, docente alla Pontificia Università Salesiana, il quale ha sottolineato l’importanza che ha e deve avere la libertà nella vita spirituale: “senza sarebbe impossibile una vita degna e feconda”.
Libertà e sacerdozio
L’ultima giornata dei lavori, dal titolo “Vivere la libertà nel sacerdozio” è stata approfondita da Francisco Insa, moralista e Segretario del Centro di Formazione Sacerdotale. Il suo intervento ha riguardato i diversi stili di formazione che si ricevono prima di tutto in famiglia: “è importante che un formatore sappia lo stile con cui è stato educato e formato per non commettere gli stessi errori di cui lui stesso forse ha sofferto”. Gli hanno fanno seguito le argomentazioni di Julio Diéguez, sul ruolo del rettore e dei formatori, facendo particolare riferimento ad alcuni concetti fondamentali tra cui la formazione alle virtù.
3 Workshop
La Settimana di formazione ha previsto anche tre workshop. Il biblista Giuseppe de Virgilio ha proposto uno studio sul rapporto tra regole e libertà in seminario: “occorre avere presente i contesti sociali ed ecclesiali della nostra società per poter entrare nelle dinamiche educative, capirle e accoglierle”. Eduardo Gil, Vicerettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale Sedes Sapientiae, si è invece concentrato sull’importanza di ispirare fiducia e sincerità nel seminarista: “nel piano formativo si devono ricercare e delineare le modalità concrete con cui la fiducia può essere promossa e salvaguardata”. Francesco Donega, Rettore del Seminario Diocesano Redemptoris Mater, durante l’ultimo workshop ha illustrato il percorso necessario ad armonizzare “esigenza” e “libertà”: le competenze acquisite durante gli anni di formazione, le esperienze di attività pastorale, la fiducia in sé, la conoscenza di sé stessi, “sono tutti doni preziosi ma hanno bisogno in primis del Signore stesso e in secondo luogo della mediazione delle figure preposte ad aiutare nella scelta vocazionale”.
Mercoledì i partecipanti alla Settimana di formazione hanno assistito all’Udienza generale di Papa Francesco nell’Aula Paolo VI; i lavori si concludono con una visita guidata ai Musei Vaticani sul tema “la bellezza salverà il mondo”.
Il Centro di Formazione Sacerdotale organizza questo appuntamento formativo con cadenza biennale per approfondire gli aspetti della vita e della missione di quei sacerdoti che hanno il delicato compito di formare seminaristi, i sacerdoti di domani.
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