“Siate pittori della parola”, incontro con Lorenzo Fazzini, direttore della Libreria Editrice Vaticana
Mercoledì 27 ottobre 2021, presso l’Aula Magna “Giovanni Paolo II”, si è tenuto un altro dei consueti incontri settimanali dell’Anno accademico 2021/2022 organizzati dalla Facoltà di Comunicazione per studenti e professori, con la partecipazione di Lorenzo Fazzini che, da poche settimane, ha assunto l'incarico di direttore della Libreria Editrice Vaticana, dopo un'esperienza simile, iniziata nel 2012 nell’Editrice Missionaria Italiana.
Durante il dibattito su “Le nuove sfide per la casa editrice della Santa Sede”, Fazzini ha ribadito l’importanza del libro, di come esso sia una finestra sul mondo tale da “aprire la mente, dando la possibilità di assimilare concetti ed ampliare gli orizzonti.”
Esortando gli studenti alla lettura, ha raccontato: “quando ero bambino, più o meno all’età di sette anni, mi trovavo tra le montagne lombarde insieme a mio papà che tagliava il fieno e spesso venivo quasi costretto a leggere ad alta voce, cosicché lui mi sentisse. Di questi piccoli gesti gliene sarò sempre grato, poiché pur non essendo lui un uomo di grande cultura, aveva capito che la lettura ti apre, appunto, la testa”.
Il suo essere creativo lo ha portato a raggiungere i lettori e non viceversa, alla rincorsa di testimonianze vere e vive, quindi vicine alla chiamata di Papa Francesco ad esser parte di una Chiesa in uscita di cui tanto si è scritto, puntualizzando che “il messaggio cristiano continua ad essere un messaggio rivoluzionario”. Colui che cerca la verità è di sprone agli altri nel fare lo stesso, e questo fattore, per quanto possa risultare banale, è la chiave per tornare anche ad incrementare le vendite, ridotte drasticamente negli ultimi anni.
Scherzando ha poi aggiunto: “oggi ci sono più scrittori che lettori”, il che deve far riflettere. È di straordinaria importanza conoscere ciò che si pubblica e perché lo si vuole pubblicare. Infine, come suggerimento agli studenti presenti, ha consigliato di rendere universali le storie, "per avvicinare anche chi è distante dal nostro modo di vivere e di pensare". Siate “pittori della parola”, così ha concluso.
Suor Maria Rocio MJVV
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