Giornata sui Movimenti, Nuove Comunità, Associazioni e Aggregazioni laicali, il 27 aprile
Mercoledì 27 aprile 2022 (ore 8.30, Aula Magna "Giovanni Paolo II"), su iniziativa della Facoltà di Teologia si è svolta la Giornata di studio dedicata a Movimenti, Nuove Comunità, Associazioni e Aggregazioni laicali sul tema Il tempo di raccogliere i frutti dello Spirito.
“È arrivato il tempo di raccogliere i frutti dello Spirito Santo”.
Giornata di studio sui Movimenti ecclesiali e le aggregazioni laicali
Su iniziativa della Facoltà di Teologia della nostra Università, mercoledì 27 aprile 2022, si è svolta la Giornata di studio dal tema Il tempo di raccogliere i frutti dello Spirito dedicata a Movimenti, Nuove Comunità, Associazioni e Aggregazioni laicali. Vi hanno preso parte circa 250 persone, in presenza e online.
Ad aprire e a moderare la prima parte della Giornata è stato Rettore Luis Navarro, che ha quindi introdotto l’intervento del Cardinale Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. “Ogni movimento ha un suo proprio carisma che deve vivere lì dove Dio lo ha messo, nella sua realtà quotidiana – ha esordito il Cardinale –. È necessario che ogni realtà nella Chiesa abbia però chiara la missione comune che deve condividere con gli altri movimenti: evangelizzare il mondo, ognuno a suo modo e con le proprie caratteristiche, ma con quella unità di intenti che la Chiesa, madre di tutti, ci indica di seguire”.
In sostanza, ha voluto precisare il Cardinale, “i Movimenti sono parte integrante della Chiesa ed hanno il compito di vivere fino in fondo la loro missione che deve essere la missione stessa della Chiesa”. Ricordando poi Papa Francesco, Farrell ha ribadito l’odierno bisogno “di un nuovo spirito missionario, di fare una nuova evangelizzazione. E queste nuove comunità, devono e possono dare testimonianza della vita cristiana fino in fondo”.
Sul tema del Carisma si è concentrato il successivo intervento di Denis Biju-Duval, docente della Pontificia Università Lateranense: “È lo Spirito Santo che dona il carisma, spetta poi ad ogni singolo movimento il compito di viverlo nella propria realtà. Grande responsabilità la hanno i Pastori che devono guidare le anime; se ci saranno buoni frutti sarà grazie all’obbedienza allo Spirito Santo che permetterà l’azione di un carisma autentico”. In riferimento al rapporto tra i movimenti, il Biju-Duval ha voluto sottolineare il ruolo dell’armonia, intesa come elemento necessario per poter interagire con realtà diverse dalle proprie: interessarsi concretamente a quello che fanno gli altri movimenti o realtà, a come vivono il loro spirito e a come lo mettano in pratica.
Pilar Río, docente di Ecclesiologia Liturgica alla Santa Croce, ha sviluppato il tema del Battesimo: “ho potuto accertare che sono stati numerosi gli interventi di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sui movimenti; mettono in rilievo la connessione esistente fra le realtà ecclesiali e il battesimo quale fondamento di identità e di missione nella Chiesa”. In questo senso, “i carismi dello Spirito sono vitali”. E con loro, “i movimenti nati da un carisma, sono veramente ‘provvidenziali’ per l’attuazione del programma missionario emerso dal Concilio Vaticano II. “È bene precisare però - ha proseguito la professoressa – che non dobbiamo isolare il carisma dal battesimo e dalla missione che scaturisce dall’evento sacramentale, ma è bene integrarlo in una riflessione più inclusiva e rispettosa della relazione tra il dono sacramentale e quello carismatico”.
A chiudere gli interventi della mattinata Ezechiele Pasotti, sacerdote collaboratore dell’Equipe Internazionale del Cammino Neocatecumenale, intervenuto sul tema della Missione. “La missione è radicata nella Rivelazione, nell’irruzione che Dio ha fatto nella storia dell’uomo”. Per cui occorre stare lontani da certi atteggiamenti che a volte si possono insinuare all’interno delle singole realtà o dei singoli movimenti, come il considerare la propria realtà come esclusiva: “per una vera missione evangelica è necessario portare Cristo alle persone, non al ‘mio’ movimento. Oggi la missione serve per restituire all’uomo quella bellezza, quella dignità di figli di Dio che solo l’annuncio cristiano gli offre”.
Nella seconda parte della giornata, moderata dal decano della Facoltà di Teologia Philip Goyret, si sono alternati in una tavola rotanda esponenti di diversi movimenti. Luigino Bruni, economista e membro del Movimento dei Focolari, ha posto l’accento sulla necessità di guidare le nuove generazioni, quelle figlie e ormai orfane adulte di Padri Fondatori, ad avere il coraggio anche di cambiare concetti intimi qualora ci si rendesse conto che sono ormai superati.
Gli ha fatto seguito Roberto Fontolan, del movimento di Comunione e Liberazione, sottolineando gli aspetti della propria realtà laicale: “Tutte le iniziative che nascono all’interno sono frutto dello Spirito Santo che arriva in nostro soccorso quando vogliamo davvero il bene delle persone. Le nostre braccia, le nostre mani, i nostri occhi devono essere quelli di una Chiesa in uscita, di una Chiesa che va verso le persone sole, malate, sofferenti o nel peccato”.
Roberta e Dino Furgione hanno poi raccontato la loro personale esperienza di missionari nel sud dell’Africa sempre con il Cammino Neocatecumenale: “le persone credono ai testimoni, non ai maestri. Le diverse culture e religioni che incontriamo nei nostri viaggi ci hanno davvero fatto capire che nessuno si salva da solo. Rispettiamo le singole realtà, incontriamole, visitiamole e solo dopo potremmo essere testimoni credibili di Dio che ci ama e che ci vuole in Cielo con Lui”.
A chiudere la Giornata di studio l’intervento di Paolo Maino appartenente a CHARIS, Servizio Internazionale per il Rinnovamento Carismatico Cattolico: “noi siamo una corrente di grazia, un organo di servizio alla Chiesa. Per saper essere evangelizzatori credibili, dobbiamo riscoprire la forza del Battesimo”.
Tante le domande dei partecipanti che hanno visto in questa Giornata di lavoro uno scambio davvero proficuo e fecondo.
Valentina Ciaccio
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