Il contributo di Achille Maria Triacca alla Teologia liturgica
Si è svolta mercoledì 23 febbraio 2022 la Giornata di Studio dell’Istituto di Liturgia, dedicata quest’anno al liturgista e studioso salesiano Achille Maria Triacca (1935-2002), “Un Maestro per la Teologia liturgica". È intorno a questo tema che si sono infatti confrontati i relatori intervenuti all’iniziativa, introdotta dai saluti del Decano della Facoltà di Teologia Philip Goyret.
Adolfo Lucas Maqueda, dell’Istituto di Liturgia di Barcellona, ha sottolineato come Triacca nei suoi studi abbia trattato il concetto di pneumatologia - la scienza dello spirito - e il concetto di epiclesi - l'attributo del Dio con cui si dava inizio a un'invocazione -nell’antica Grecia. L’Epiclesi, in particolare, per lo studioso “è qualcosa che va oltre il suo termine”. Ma oltre alle epiclesi celebrative, in parte note a tutti, “dedicò tutti i suoi sforzi a spiegare l'importanza delle epiclesi extra celebrative e la loro influenza sul mondo e sull'uomo”. Triacca ha poi applicato “la dinamica pneumatologica alla Chiesa, alla celebrazione, alla Parola di Dio e ai sacramenti”.
Per Manlio Sodi, già Preside del Pontificio Istituto Superiore di Latinità, ricordare un maestro della teologia liturgica non è solo un dovere ma anche “una sfida per continuare a valorizzare le prospettive e i valori che Achille Triacca ha saputo approfondire con lo studio personale”. Infatti, “il cuore della sua ricerca e del suo insegnamento ha ruotato sempre attorno al rapporto tra mysterium, actio e vita”. Il suo invito costante a valorizzare le fonti liturgiche quale patrimonio essenziale della tradizione cristiana, inoltre, “rilancia un impegno sempre attuale e proficuo per il presente e per il futuro”.
A conclusione della Giornata, proprio sul tema della triade mysterium, actio e vita nell’Opera del Triacca, è intervenuto José Luis Gutierrez, direttore dell’Istituto di Liturgia della Santa Croce: “attraverso l’articolazione unitaria dei tre livelli liturgico-sacramentari, il professor Triacca ci offre un’ermeneutica della liturgia in cui la celebrazione rituale non è una mera somma di gesti, segni e parole, ma una vera e propria presenza, il mistero di Cristo per opera dello Spirito Santo, sorgente della pienezza della vita cristiana”. Per cui, tramite questo dinamismo, “nella lex orandi, la lex credendi diventa lex vivendi per i fedeli e per la Chiesa”.
La Giornata si è conclusa con un dialogo tra i relatori e i partecipanti, moderati dal vicedirettore dell’Istituto, Juan Rego. Sono giunti anche i messaggi di riconoscenza dei Cardinali Arthur Roche e Tarcisio Bertone, che si sono uniti al ricordo del liturgista salesiano non solo per l’apporto dato alla liturgia liturgica, ma anche per le varie collaborazioni offerte a Dicasteri della Curia Romana “e per l’infaticabile supporto offerto negli anni del suo generoso apostolato”. Triacca è stato professore di Teologia liturgica e di Sacramentaria all'Università Pontificia Salesiana e al Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo.
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