Giornata di studio su "La sinodalità della Chiesa"
Guardare alla sinodalità nella Chiesa da molteplici prospettive
Mercoledì 19 ottobre 2022, su iniziativa della rivista Annales Theologici della Facoltà di Teologia, si è svolta la Giornata di studio sul tema La sinodalità della Chiesa.
Il primo intervento è stato affidato ad Aldo Martin, docente di Esegesi presso l’ISSR di Vicenza, su Sinodalità nella Sacra Scrittura. Lo studioso ha spiegato come oggi, con l’aggettivo “sinodale” si indica una “modalità comunitaria che affronta una determinata questione e che prende delle decisioni ‘in comunione’”. Questo aspetto era già presente nelle Scritture, dove sono diversi i testi che parlano di una visione ecclesiologica “comunionale”.
Gli ha fatto seguito l’intervento di Johannes Grohe, docente di Storia della Chiesa presso la nostra Università. “La sinodalità si esprime nel popolo di Dio attraverso la partecipazione di tutti i credenti in Cristo alla vita e alla missione della Chiesa”. Guardando al passato, emerge che “la tradizione può e deve essere approfondita, ma non messa in discussione; piuttosto, deve essere affermata”.
L’intervento di Miguel de Salis, docente di Ecclesiologia ed Ecumenismo alla Santa Croce, ha aperto la seconda parte della giornata, offrendo una riflessione strutturata sulla “sinodalità”, con l’intenzione di superare una certa imprecisione legata alla novità e all’impiego molto variegato dell’espressione, di far progredire la riflessione teologica sull’argomento e di stimolare un maggiore coinvolgimento di tutti. “L’adeguata comprensione del sensus fidei è indispensabile per una giusta spiritualità di comunione”, ha detto.
Fernando Puig, docente di Governo della Chiesa nel nostro Ateneo, ha parlato di Sinodalità, forme di corresponsabilità e funzione consultiva nella Chiesa. “La sinodalità affonda le sue radici nel sacerdozio comune dei fedeli e nella stessa radice battesimale”, ragion per cui “la sinodalità si concretizza anche nella partecipazione dei fedeli al governo della Chiesa”.
Nel pomeriggio è intervenuto Norberto González Gaitano, docente di Opinione pubblica nella Facoltà di Comunicazione, che tra le altre cose ha presentato uno studio sulla ricezione del Sinodo in corso nell’opinione pubblica attraverso i mass media, da cui emerge che “le testimonianze presenti in alcuni dei Reports pubblicati parlano di un’esperienza trasformante per coloro che hanno partecipato alle riunioni locali”.
A seguire, Philip Goyret, decano della Facoltà di Teologia, ha evidenziato come nella Chiesa si sia giunti oggi alla “comprensione della sinodalità come frutto maturo dell’ecclesiologia di comunione e dell’ecclesiologia del Popolo di Dio”.
Pablo Gefaell, docente di Diritto Canonico Orientale, ha mostrato da parte sua come “lo sviluppo della dimensione sinodale nella Chiesa cattolica faciliterebbe l’unità con le Chiese ortodosse se si trovasse un adeguato bilanciamento con il ruolo del primato”.
Infine, Maria Aparecida Ferrari, docente di Etica Applicata, ha ragionato sui punti di contatto e differenze tra Sinodalità e democrazia. In questo ambito esistono due approcci differenti: uno ecclesiologico e l’altro filosofico-politico. Il denominatore comune è “l’interesse verso la rappresentanza e il consenso, ma è necessario chiarire in che modo i due punti di vista si rapportano a questi concetti”, cosa che permette di chiarire anche loro relazione con la sinodalità.
Valentina Ciaccio
Sezione: