Giornata dei dottorandi 2023-2024 dedicata al lavoro intellettuale e all'intelligenza artificiale
Il 6 novembre 2023 ha avuto luogo la IV Giornata dei Dottorandi, che ha coinvolto per la prima volta tutti gli studenti del Terzo Ciclo della nostra università. Come nelle precedenti edizioni, l’attività è stata promossa, organizzata ed eseguita dagli stessi dottorandi, desiderosi di offrire ai propri colleghi momenti di incontro, conoscenza e scambio, alla ricerca di una più proficua esperienza di vita accademica per tutti.
“Questa collaborazione tra le diverse Facoltà è una dimensione essenziale del concetto di università - ha detto Celine Socrates, nell’apertura dei lavori -. L’interdisciplinarità mostra l’unità e la coerenza della verità, che alla fine è l’obiettivo di qualsiasi ricerca accademica. Il lavoro intellettuale ha bisogno del dialogo, del processo di uscire da sé stesso nell'incontro con la verità, insieme agli altri”.
Anche il prof. Luis Navarro, Rettore dell’Università, nel rivolgere il suo saluto ai partecipanti, si è soffermato su questo bisogno di sentirsi parte di una comunità, perché “la ricerca non si fa da soli". Lavorando insieme, parlando con gli altri, si riesce ad uscire da ogni vicolo cieco nei quali ci possiamo imbattere nel lavoro accademico.
I saluti iniziali sono stati seguiti da un interessantissimo colloquio tra gli studenti e Mons. Mariano Fazio, Vice-Gran Cancelliere dell’Università, circa il lavoro intellettuale nel contesto culturale contemporaneo. Lungo il dialogo - che è stato introdotto e moderato da Alina Balaj e Matteo Frondoni - sono stati toccati tanti punti. Mons. Fazio ha incoraggiato i dottorandi ad allargare i propri orizzonti, inserendosi nella tradizione plurisecolare dell’istituzione universitaria, invenzione cristiana, che ha come finalità essenziali la ricerca della verità e lo spirito di servizio. “State costruendo una cattedrale”, ha detto ai dottorandi, ricordando la storia medievale dei tre spaccapietre. Una cattedrale che viene costruita nel contesto della cultura contemporanea, della quale il prof. Fazio ha evidenziato pregi e malattie, con una visione piena di speranzoso realismo. In tale contesto, ci vuole un profilo audace di intellettuale cattolico, i cui tratti essenziali ha delineato mons. Fazio parafrasando un illuminante pensiero di San Josemaria Escrivá (cfr. Solco, n. 428): ampiezza di orizzonti, vigoroso approfondimento della fede, anelito retto e sano di rinnovare, senza frivolezze, il pensiero tradizionale, attenzione agli orientamenti del pensiero contemporaneo, atteggiamento aperto e positivo…
I tanti spunti per la riflessione hanno animato le conversazioni durante il successivo coffee break, avuto nel cortile dell’università. Poi, Santiago Fabregat ha introdotto e moderato una seconda sessione, che ha avuto come relatore il prof. José Ángel Lombo e ha versato sulle opportunità e le sfide che l’Intelligenza Artificiale pone al lavoro intellettuale.
A un anno dall’irruzione di ChatGPT nel contesto accademico - e non solo -, c’è chi profetizza con Platone che “diventeremo portatori di opinioni invece che sapienti” (Fedro, 275); e c’è chi inizia a domandarsi, con T. S. Eliot: “Dov'è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dov'è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?” (dal poema The Rock).
Il prof. Lombo ha guidato i dottorandi in un interessante percorso di riflessione antropologica su queste ed altre domande, per poi presentare una panoramica del mondo dell’Intelligenza artificiale e delle sue possibilità reali (ed etiche) di applicazione al lavoro di ricerca.
La Giornata è finita con una terza sessione specifica per ogni facoltà. I dottorandi di Teologia si sono ritrovati nell’Aula Álvaro del Portillo per conversare con i proff. Giuseppe Tanzella-Nitti e Paul O’Callaghan su come fare una buona tesi di dottorato in teologia, in un dialogo moderato da Jaime Moya.
Gli studenti di Filosofia si sono riuniti nell’Aula Benedetto XVI, dove il prof. Ariberto Acerbi ha tenuto una relazione su Filosofia e Libertà: riflessioni a partire dalla disgressione del Teeteto di Platone.
Da parte loro, i dottorandi della Facoltà di Comunicazione hanno inaugurato gli incontri mensili con il prof. Albert Gil nell’aula 103, i cosiddetti Incontri Houston (da Houston, we have a problem), nei quali gli studenti si confrontano sulle difficoltà trovate lungo il percorso di ricerca per aiutarsi a trovarne insieme una soluzione.
In fine, nell’aula 203, Arioste Denon ha condiviso la sua ricerca sulla prescrizione penale con gli altri studenti del dottorato in Diritto Canonico, in un dialogo molto vivace introdotto e guidato da Giuseppina Giardina.
In molti casi, le conversazioni sono proseguite durante il pranzo, momento conviviale perfetto per concludere una Giornata ricca di momenti di condivisione e di spunti per la riflessione. Dopodiché, i dottorandi si sono dispersi per ritornare al lavoro di ricerca, che affrontano, però, con animo rinnovato, con “la consapevolezza – dalle parole di Celine Socrates - che non siamo ricercatori isolati in un bosco di libri, ma che facciamo parte di una comunità accademica”.