Un giornalismo che punti alla profondità delle questioni. Incontro con Matteo Matzuzzi, caporedattore de “Il Foglio”
Il 24 febbraio 2021 ha avuto luogo in diretta streaming l’incontro tra gli studenti e i professori della facoltà di Comunicazione Istituzionale con Matteo Matzuzzi, giornalista e caporedattore del quotidiano italiano "Il Foglio”.
Forte della sua decennale esperienza come vaticanista, Matzuzzi ha spiegato quanto il pontificato di Papa Francesco abbia cambiato il modo di raccontare la Chiesa, sia culturalmente che nei media, rendendolo molto più dinamico. Eppure, può succedere che di fronte a questa “dinamicità”, i giornalisti finiscano per non scandagliare il significato profondo dei gesti e dei segni del Papa – che non parla solo alla Chiesa ma ad ogni realtà della società – , soffermandosi piuttosto soltanto sugli aspetti “esteriori” della sua comunicazione. "Ciò che spesso vedo è che sul piano del racconto giornalistico si rimane a un livello molto generico rispetto a quello che il Papa dice e ai gesti che compie”, ha spiegato Matzuzzi.
In questo senso, si possono correre due rischi: da una parte la “superficialità”, cioè non andare in profondità, non problematizzare, non scavare nel cuore del mondo della Chiesa e del pontificato e, dall’altra parte, la “polarizzazione” anche nel racconto che viene fatto degli eventi della Chiesa. Il giornalista, invece, deve cercare di dare un'interpretazione dell'evento, mantenendosi comunque nei suoi limiti, sentendosi responsabile della lettura che dà, pensando alle conseguenze di ciò che scrive.
Il segreto per approfondire e offrire un prodotto dignitoso quando si tratta di giornalismo, secondo il caporedattore de “Il Foglio” è quello di “studiare, leggere, analizzare, approfondire. Non improvvisare, ma fare un'analisi seria e verificabile”. Da qui il consiglio ai futuri comunicatori della Chiesa a privilegiare la semplicità delle questioni che non significa superficialità, concetti chiari, la velocità – “adattandosi a questi tempi” –, e così puntare alla profondità del messaggio da trasmettere. Infine, l’ospite ha sottolineato l'importanza della lettura e della ricerca.
Suor Maria Rocio MJVV
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