Dall’ebraico biblico al greco antico: “ma non chiamiamole lingue morte”
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Provengono da diverse parti del mondo, sono laureandi, insegnanti, sacerdoti. Di età e culture diverse, accomunati però dallo stesso interesse per lo studio e l’approfondimento di lingue considerate “morte” o antiche. Per questo hanno preso parte ai corsi estivi di Greco Antico, Ebraico Biblico e Latino ospitati dalla nostra Università e organizzati nel mese di luglio dal Polis Institute di Gerusalemme.
Sherry ha 25 anni, è nata a Taiwan ma vive negli Stati Uniti. Ha frequentato il corso di Greco avanzato: “sto facendo un dottorato in America e insegno greco antico agli studenti. Non mi piace che si consideri il greco antico una lingua morta. È per questo che sono venuta a Roma per partecipare a questo corso”, ci spiega. In aula si parlava solo Greco antico, “trattiamo questa lingua come fosse viva ed è il metodo migliore per impararla”, aggiunge Sherry, che a settembre tornerà in America e proverà a mettere in pratica le competenze che ha appreso in queste settimane.
Peter, invece, ha seguito il corso di Lingua latina; ha 31 anni e viene dall’India. Si trova a Roma da alcuni anni e frequenta l’Istituto Patristico Augustianum: “è stato un mio amico sacerdote a consigliarmi di seguire questo corso: sto studiando la Bibbia e mi serve conoscere, leggere e capire il latino”. Questo corso, racconta ancora Peter, è risultato utile non solo per lo studio della lingua, “ma anche come metodologia che può essere usata per l’apprendimento di altre materie”.
Dal Belgio arriva Madio, giovanissimo di 23 anni, che farà una tesi di master sugli studi di diritto di San Roberto Bellarmino negli ultimi decenni del XVI secolo. Si è iscritto al corso di Latino antico: “per me è stata una necessità, per essere in grado di capire davvero ciò che sto studiando”.
Il Jerusalem Institute of Languages and Humanities è un'istituzione accademica fondata nel 2011 da un gruppo internazionale di studiosi. L’obiettivo è il rinnovamento delle discipline umanistiche attraverso lo studio dei diversi aspetti culturali e in particolare il rilancio delle lingue che sono alla base della civiltà occidentale.
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Valentina Ciaccio