La complessità della comunicazione odierna e l’importanza dell’equilibro. Incontro con il dott. Filippo Ungaro di “Save The Children”
Il 20 gennaio 2021 si è svolto in diretta streaming l’incontro tra gli studenti e i professori della Facoltà di Comunicazione Istituzionale e il dott. Filippo Ungaro, direttore della Comunicazione di Save the Children Italia, che ha riflettuto su come la comunicazione possa garantire “ogni tipo di opportunità per gli indifesi” facendo riferimento proprio all’esperienza della sua organizzazione.
Tra gli aspetti sottolineati dall’ospite, la grande importanza e la complessità della comunicazione nelle questioni sociali, soprattutto dopo l’avvento di internet e dei social media, dove l’informazione è tanto frammentata ed estremamente veloce. Di conseguenza è diventata una grande sfida per farsi ascoltare nel contesto di oggi: “c’è, dunque, bisogno di veri professionisti, di preparazione e, per ultimo ma non per importanza, di fondi”, ha spiegato Ungaro.
I grandi mass media non coprono tanti problemi perché, apparentemente, non hanno rilevanza per il pubblico. “Dal punto di vista umanitario risulta significativo sollevare alcune questioni, portandole a conoscenza delle persone non per ricevere un sostegno fine a sé stesso, ma allo scopo di sostenere specifiche cause sociali”, ha spiegato il professionista.
Nel caso di Save the Children Italia, la crescita della comunicazione è andata di pari passo con la crescita dell’impegno profuso nei vari campi. “La comunicazione deve avere un obiettivo per cui lavorare, e nella nostra Organizzazione questo obiettivo si traduce nel sensibilizzare all’aiuto verso chi è più in difficoltà”.
Ungaro ha anche condiviso la difficoltà nel riuscire a mantenere un equilibrio comunicativo tra le notizie più “emotive” che alle volte possono creare anche pregiudizi verso determinati Paesi (povertà, guerra, immagine di bambini malnutriti), perché, di fatto, fanno più notizia le situazioni negative che quelle positive. Tuttavia, la comunicazione istituzionale in questo ambito mantiene un suo risvolto sociale: aiutare chi è veramente in difficoltà, a cominciare quindi dai bambini più vulnerabili.
G. Fathima Shirisha SDS
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