Colloqui sulla Comunicazione Istituzionale - Incontro con gli studenti, 16 novembre 2022
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Colloqui sulla Comunicazione Istituzionale
Incontro con il Prof. Daniele Sebastianelli
e gli studenti Mario Bamonte, Luis Amaurys Díaz Parra, Matthew Eze, Anselme Manda Ludiga,
Davys Paúl Montenegro Ríos, Vitor Simâo dos Santos Freitas, Alice Topno e Cristina Valea Sobrino
"La gestione della pagina Facebook di un evento ecclesiale:
L'esperienza degli studenti all'Incontro Mondiale delle Famiglie"
Mercoledì 16 novembre 2022
Aula Álvaro del Portillo
«Ho imparato soprattutto che la programmazione e la scelta dei contenuti sono ciò che fa andare avanti il lavoro di comunicazione». Potrebbe essere questa frase, pronunciata da Anselme Manda Ludiga, studente del terzo anno della nostra facoltà, la sintesi dell’incontro di mercoledì 16 novembre dal titolo "La gestione della pagina Facebook di un evento ecclesiale: L'esperienza degli studenti all'Incontro Mondiale delle Famiglie", svoltosi nell’Aula Álvaro del Portillo.
Introdotti dal prof. Daniele Sebastianelli che ha guidato la squadra di lavoro, gli studenti Mario Bamonte, Luis Amaurys Díaz Parra, Matthew Eze, Anselme Manda Ludiga, Alice Topno e Cristina Valea Sobrino, hanno raccontato di fronte ai loro compagni, l’esperienza del tirocinio fatto come editor della pagina Facebook del World Meeting of Families che si è tenuto in Vaticano lo scorso Giugno. «La grande difficoltà che ho riscontrato – ha continuato Anselme – è stata quella di combinare il carico di lavoro dello stage con quello delle lezioni». In effetti il tirocinio è stato portato avanti nel secondo semestre mentre gli studenti erano impegnati nelle lezioni in aula e anche durante la sessione di esami di giugno. Il lavoro di squadra è stato uno degli elementi di successo che ha aiutato il gruppo a sostenere carichi di stress e di difficoltà. «Lavorare insieme come una squadra ha contribuito all'efficienza del nostro lavoro» ha sottolineato Matthew Eze «permettendo lo scambio di idee, la crescita personale e la soddisfazione lavorativa». Non solo, ma una buona comunicazione interna – fatta da riunioni giornaliere mattutine – è stata una spinta per tutti i membri del gruppo. «Capirsi è una chiave essenziale – ha sottolineato Matthew – che apre la porte al successo nel lavoro di squadra perché le nostre capacità non sono le stesse». Concetto condiviso da Mario Bamonte per il quale «Il lavoro di squadra è stato un momento di crescita professionale e umana, perché si apprende dal compagno di lavoro, e perché si impara ad esercitare la leadership». Da questo è nato un consiglio che Mario ha voluto dare agli studenti del primo anno per spronarli: «mettetevi in gioco, vivete in modo propositivo i momenti di lavoro di gruppo!». La passione per quel che si fa è un altro motore per lavorare bene. Ne è convinta Alice Topno che ha sottolineato come questa esperienza le abbia insegnato «a lavorare in modo professionale con i professionisti e ad avere pazienza se tutto non va come vorremmo». Per Cristina Valea Sobrino aver preso parte a questo stage significa aver modificato il proprio sguardo verso le reti sociali. «Noi, comunicatori ecclesiali siamo chiamati a far sì che nel “libro dei volti” (Facebook), si possa intravedere un volto diverso, che faccia da specchio ad ogni uomo e ad ogni donna. Il Volto dei Libri, il Gesù dei racconti biblici di ieri, di oggi … di sempre». È, in fondo, la consapevolezza della propria responsabilità. «Saper comunicare la Chiesa – ha detto Luis Amaurys Diaz Parra – sapere che sono responsabile del fatto che la Chiesa è compresa nel mondo della comunicazione, mi porta a vivere un profondo senso di corresponsabilità». Per questo, «se domani mi verrà chiesto di tornare a promuovere eventi come questi nella Chiesa, non esiterò mai a dire di sì, che sono disponibile a continuare a dire al mondo intero che Gesù vive!».
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