Quale anima per il lavoro professionale?
Nuove prospettive del pensiero cristiano a 500 anni dalla Riforma
Roma, 19-20 ottobre 2017
Il tema di questo Convegno è il lavoro professionale come attività dell’uomo, nella realtà sociale dei paesi occidentali.
Il lavoro è una costante nella vita umana. Per alcuni è fonte di soddisfazione e di gioia, per tutti fatica. Milioni di persone sono ansiosamente alla ricerca di lavoro, e per quasi tutti il lavoro definisce la sua posizione nella vita e nella società. I lavoratori ancora formano una classe in molti paesi del mondo; in altri, soprattutto nelle società occidentali, i confini si sono sfumati.
Uno sguardo alla realtà permette di costatare anche il disagio di molti uomini e donne che considerano l’attività lavorativa soltanto come uno strumento per ottenere certi beni che desiderano. Spesso il lavoro in sé non è percepito come un bene fondamentale per lo sviluppo della persona e della società.
Nel suo discorso del 2008 al Collège des Bernardins, Benedetto XVI ha fatto vedere che nella tradizione cristiana si trova la chiave per dischiudere il senso del lavoro. Uomini e donne sono chiamati a partecipare all’opera creatrice di Dio mediante il lavoro, assumendo il compito di perfezionare liberamente la creazione guidati dalla sapienza e dall’amore. Lo stesso Figlio di Dio fatto uomo ha lavorato per lunghi anni a Nazareth. «Ha santificato il lavoro e gli ha conferito un peculiare valore per la nostra maturazione» (Papa Francesco, Laudato si’, 98).
Il significato del lavoro umano è stato compreso in diversi modi lungo la storia cristiana. Ai monaci si è proposto il motto dell’ora et labora. La teologia cattolica recente coincide con i riformatori del XVI secolo nel riconoscimento del lavoro professionale come una vocazione, ma lo considera inoltre come cammino per la crescita del cristiano in santità (Gaudium et spes, 34) e lo propone ai laici come mezzo di santificazione (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2427).
In coincidenza con il 500 anniversario della Riforma, avviata nell’ottobre del 1517, il Convegno esaminerà l’idea cristiana del lavoro professionale, secondo le tradizioni della Riforma e la tradizione Cattolica, per approfondire tale concezione e renderla più operativa nella vita personale e sociale.
In vista di quest’approfondimento, sarà necessario anche il confronto tra il pensiero cristiano sul lavoro e l’ideologia e la prassi marxista della rivoluzione bolscevica, di cui si compie il primo centenario pure nell’ottobre 2017.
Le scienze coinvolte nella riflessione del Convegno sono principalmente la Filosofia, la Storia, la Sociologia e l’Economia, per quanto riguarda l’idea di lavoro professionale nella cultura occidentale e l’esame delle sue radici; e la Teologia per ciò che si riferisce alla questione della santificazione del lavoro.
Il Convegno intende promuovere l’incontro tra studiosi di queste scienze per offrire un contributo alla promozione di un’anima del lavoro professionale: una concezione del lavoro come attività che perfeziona l’uomo, cooperando alla sua felicità e al progresso della società, e che diventa per il cristiano luogo e materia di santificazione e di compimento della missione della Chiesa nel mondo.
Le lingue ufficiali del Convegno sono italiano e inglese.