Le storie d'amore di Dawson's Creek. Il lavoro in ER - Medici in prima linea. E poi le risate di Friends e le famiglie di The OC. Per giovani e adolescenti di casa nostra i telefilm americani sono un punto di riferimento. Un modello con cui confrontare, e affrontare, la realtà. Inutile, quindi, demonizzarli. Genitori ed educatori dovrebbero, invece, usarli come risorsa pedagogica. È questo l'obiettivo del corso di formazione all'uso pedagogico del telefilm «Linguaggi e valori nei telefilm per i giovani», organizzato dalla facoltà di Comunicazione sociale istituzionale, Istituto Superiore di Scienze Religiose all'Apollinare, della Pontificia Università della Santa Croce, in collaborazione con l'Alta scuola in Media, comunicazione e spettacolo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Tre giorni - dal 9 all'11 giugno - per approfondire le tematiche etiche e sociali affrontate nei telefilm più visti dai ragazzi. «Le lezioni - spiegano gli organizzatori - guideranno a valorizzare i telefilm quando essi offrono spunti positivi per la maturazione psicologica ed etica del giovane». E daranno anche indicazioni pratiche destinate a genitori, insegnanti, educatori, operatori culturali e pastorali. Qualche consiglio su come stimolare le risposte degli spettatori adolescenti, su come aiutarli a comprendere alcune tematiche affrontate dai loro programmi preferiti.

Le lezioni (iscrizioni obbligatorie entro il 15 maggio prossimo, informazioni tel. 06.68164330/1) alterneranno parti teoriche e di commento a stralci di telefilm. E saranno tenute nel Palazzo dell'Apollinare (Piazza di Sant'Agostino, 7) da Paolo Braga, che insegna Tecniche di scrittura per l'audiovisivo e Linguaggi pubblicitari e tecniche di negoziazione presso l'Università Cattolica di Milano. Il direttore scientifico del corso è invece Armando Fumagalli, docente di Semiotica all'Università Cattolica del Sacro Cuore. (Giu. Ro.)