AFRICA: 4 progetti per 4 paesi africani
ANSA - Documento: 20060209 02303 - ZCZC0604/SXA - R POL S0A QBXB - 09.02.2006
(ANSA) - ROMA, 9 feb - Grazie all'Opus Dei nascono quattro nuovi progetti per l'Africa. Il primo per aiutare le donne del Sudan fuggite dalla guerra civile, il secondo per i maestri elementari del Kenya, il terzo per gli artigiani del Madagascar e l'ultimo per creare un servizio sanitario nelle zone rurali destinato alle mamme e ai bambini del Congo. Il 14 febbraio, alle 11, alla Pontificia Universita' della Santa Croce 'Harambee 2002', i vertici della Fondazione nata in occasione della canonizzazione di San Josemaria Escriva', annunceranno l'avvio della raccolta di fondi internazionale per i progetti. Oltre a questi progetti 'Harambee 2002' promuove anche la seconda edizione del Premio 'Comunicare l'Africa' per dare un riconoscimento a reportages televisivi che presentano l'Africa in modo realistico ma nel contempo costruttivo. Nella filosofia dei coordinatori dell'iniziativa, si legge in un comunicato, ''la soluzione dei problemi dell'Africa verra' dall'interno di questo continente''.
''La campagna lanciata da Harambee 2002 - si legge ancora nel comunicato - vuole mettere in pratica un desiderio manifestato dal Papa nella recente Enciclica 'Deus caritas est''' dove si legge:''il nostro amore cambiera' il mondo e risvegliera' la speranza''. ''Oltre a questi progetti informa la fondazione - nel 2006 Harambee 2002 promuovera' la seconda edizione del premio 'Comunicare l'Africa', per dare un riconoscimento ai reportages televisivi che presentano l'Africa in modo realistico e costruttivo''. (ANSA).
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Harambee: 4 nuovi progetti per l Africa - Conferenza stampa il 14 febbraio alla Pontificia Università della Santa Croce
Agenzia FIDES - data gg mm aaaa
Roma (Agenzia Fides) - Il 14 febbraio 2006, alle ore 11 presso la Pontificia Università della Santa Croce, piazza Sant'Agostino 7, Roma, Harambee 2002 (il fondo nato in occasione della canonizzazione di San Josemaría, fondatore dell'Opus Dei) annuncerà l'avvio della raccolta fondi internazionale per quattro nuovi progetti di sviluppo in Africa: per le donne del Sudan, per i maestri elementari del Kenya, per gli artigiani del Madagascar e per le mamme e i bambini del Congo
Oltre a questi progetti, nel 2006 Harambee promuove la seconda Edizione del Premio "Comunicare l'Africa" per dare un riconoscimento a reportages televisivi che presentano l'Africa in modo realistico ma nel contempo costruttivo. Documentari che sappiano comunicare l'Africa in modo positivo. Il progetto Harambee 2002, nato in occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, ha già dato avvio a 24 progetti di educazione in 13 Paesi africani, promossi da organizzazioni africane (cooperative, scuole, ospedali, diocesi, parrocchie, ecc.). Molti fra questi progetti sono stati promossi da diverse istituzioni della Chiesa, che lavorano stabilmente in Africa (per informazioni: www.harambee2002.org). La Campagna lanciata da Harambee per l'anno 2006 vuole mettere in pratica un desiderio manifestato dal Santo Padre nella recente Enclica 'Deus Caristas est'. Per l'organizzazione e il coordinamento delle sue attività, Harambee fa riferimento all'ICU, ONG di sviluppo con sede a Roma, attiva nei cinque continenti a partire dal 1966
Per informazioni: Linda Corbi rosalinda.corbi@icu.it (S.L.) (Agenzia Fides 10/2/2006 - Righe 17, Parole 239)
COOPERAZIONE: Presentati all'università Santa Croce quattro nuovi progetti d'aiuto internazionale. Si aggiungono ai 24 già voluti dall'Opus Dei a partire dal 2002 come segno tangibile della gioia per la canonizzazione di san Josemaria Escrivà
Avvenire - da Luca Liverani - 15.02.2006
Quattro nuovi progetti di cooperazione allo sviluppo in quattro paesi dell'Africa subsahariana. Quattro iniziative che si aggiungono alle 24 già avviate negli ultimi quattro anni. E che piacerebbero a san Josemarìa Escrivà. Proprio per dare un segno tangibile alla gioia suscitata dalla canonizzazione del loro fondatore, l'Opus Dei realizzò quattro anni fa «Harambee 2002», che da allora ha promosso 24 iniziative di educazione in 14 Paesi, gestite da organizzazioni africane: cooperative, scuole, ospedali, diocesi, parrocchie, istituti religiosi. Oltre 150 mila i donatori che hanno raccolto gli 818 mila euro finora investiti
Sudan, Kenya, Madagascar e Congo le nazioni che beneficeranno dei nuovi progetti. Alla presentazione, ieri alla Pontificia università della Santa Croce, c'erano la coordinatrice di Harambee 2002 Linda Corbi, la canossiana Suor Liliana Ugoletti, la studentessa congolese Patience Mbombo, il professor Diego Contreras, docente di comunicazione e responsabile del premio "Comunicare l'Africa" (vedi box a fianco, ndr), il segretario generale dell'Istituto cooperazione universitaria (Icu) Carlo De Marchi, responsabile dell'ong attiva per conto della Prelatura apostolica nei paesi poveri fin dal 1966
L'educazione è il filo conduttore dei nuovi progetti, che vogliono mettere in pratica - spiegano i promotori - il desiderio manifestato da Benedetto XVI nella recente enciclica Deus caritas est. In Sudan il progetto, gestito dalle Canossiane, è rivolto a giovani donne, fuggite dalla guerra civile che insanguina il Sud del Paese, per dare loro una qualificazione professionale. In Kenya insegnanti e dirigenti scolastici verranno formati per migliorare lo stato del sistema scolastico elementare, a tutto beneficio dei bambini. In Madagascar artigiani saranno aiutati dai religiosi Francescani a perfezionare e stabilizzare economicamente le loro attività familiari. In Congo le donne di tre aree rurali a Kinshasa saranno destinatarie di corsi di educazione sanitaria infantile tenuti da medici e infermieri fedeli della Prelatura dell'Opus Dei. Tutti i progetti sono gestiti da organizzazioni africane, aperti a tutti indipendentemente da religione o etnìa, tesi a favorire la progettualità, l'autodeterminazione e la dignità della gente del posto
Per Linda Corbi «la soluzione dei problemi dell'Africa verrà dall'interno del Continente: gli africani sono gli unici in grado di farsi carico dell'educazione della loro gente». Ad Harambee 2002 è giunto il plauso del sindaco Walter Veltroni che definisce «la solidarietà una delle possibili risposte alla sfida che si giocherà anche in base alle decisioni dei "grandi" della Terra» sul destino dell'Africa, definita «il nostro interesse comune».
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