Portavoce diocesano, a Roma la facoltà adatta
Promossa dall'Ateneo dell'Opus Dei
Pontificvia Università della Santa Croce - 04.09.2006
ROMA, 4.09.2006 - "Formare specialisti in grado di operare nell'ambito della comunicazione presso le diocesi, le conferenze episcopali e altre istituzioni ecclesiali". Ecco in sintesi la mission della Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale attiva da dieci anni presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma.
"Trattandosi di una facoltà ecclesiastica, il percorso di studio della nostra facoltà si focalizza nella preparazione di tutte quelle persone che mostrano il desiderio di lavorare nell'ambito dei mezzi di comunicazione della Chiesa cattolica o di altre istituzioni ad essa collegate - dichiara l'attuale Decano della Facoltà, il dott. Norberto Gonzalez Gaitano. A titolo di esempio, alcuni degli ambiti a cui noi ci rivolgiamo sono quelli di portavoce dei Vescovi nelle diocesi o conferenze episcopali, direttori o editori di giornali diocesani o cattolici, di stazioni di radio o TV diocesane, e in generale, di quelle persone che gestiscono la comunicazione istituzionale della Chiesa cattolica".
Nella maggior parte dei casi, gli studenti che scelgono la Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Santa Croce sono inviati dai propri vescovi diocesani oppure da Superiori ecclesiastici, e provengono da paesi di tutto il mondo.
Il percorso accademico consta di tre cicli. I primi due, della durata di due anni ciascuno, fanno parte della Licenza, mentre il terzo riguarda il programma di Dottorato. Al termine dei quattro anni si consegue la Licenza in Comunicazione Sociale Istituzionale.
Particolare anche l'offerta accademica. Gli studi vengono distribuiti in quattro aree diverse: a) Teologico-canonica, che include circa 10 corsi delle diverse materie basiche degli studi teologici istituzionali (obbligatoria per gli studenti laici); b) Umanistica, con corsi legati a diversi aspetti formativi; c) Giornalistica, avente come scopo quello di far conoscere gli elementi fondamentali della professione; d) di comunicazione istituzionale, che è quella specifica della facoltà, includente corsi come media relations, comunicazione e management, marketing, comunicazione di crisi, fondamenti della comunicazione istituzionale, economia della comunicazione istituzionale, ecc.
Durante il programma di studi è obbligatorio lo svolgimento di un tirocinio o stage presso un'istituzione o mezzo di comunicazione, della durata di almeno un mese, con cui viene rafforzata la formazione ricevuta nella Facoltà. Per ottenere poi il grado di Licenza è fondamentale possedere un livello di conoscenza della Lingua inglese equiparabile al First Certificate. Prima dell'iscrizione è necessario inoltrare un'apposita richiesta di ammissione (maggiori informazioni sul sito www.pusc.it/csi) che, tra le altre cose prevede, una lettera di presentazione redatta dal Vescovo della diocesi di appartenenza, la copia del proprio Curriculum Vitae, il certificato degli studi già sostenuti.
Di solito l'ammissione alla Facoltà si accetta nel primo semestre di ogni anno accademico (che inizia ad Ottobre). Eccezionalmente, il candidato può anche essere ammesso a seguire i propri studi a partire dal secondo semestre (Febbraio).
La Pontificia Università della Santa Croce risponde al desiderio di san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, di promuovere a Roma un centro di studi universitari che svolgesse un ampio e profondo lavoro di ricerca e di formazione nella scienze ecclesiastiche, cooperando, secondo la sua peculiare funzione, alla missione evangelizzatrice della Chiesa in tutto il mondo. Dal 1984 sono passati per le aule della Pontificia Università della Santa Croce più di 6000 studenti di 95 paesi diversi. Attualmente, il numero degli iscritti si attesta sulle 1500 unità, provenienti da 76 nazionalità diverse. La facoltà di Comunicazione conta circa 100 iscritti e 40 docenti.
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